Il luogo comune vuole la Sicilia come laboratorio degli sviluppi politici del Paese. In questo caso, però, sarebbe solo una conferma di un processo in atto. «Dialogheremo con il Nuovo centrodestra di Alfano. Più largo è il consenso, più stabile il governo». Parola di Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana, “campione” di colpi di scena. A quanto spiegato in un’intervista al Giornale di Sicilia la possibile “intesa” nasce proprio da un invito giunto dal leader degli “alfaniani” siciliani, il sottosegretario Giuseppe Castiglione, ex coordinatore regionale del Pdl.
Alla domanda se contatterà gli uomini di Nuovo centrodestra, Crocetta ha risposto con una rivelazione: «Mi sento regolarmente con Alfano. Potrei dire di averlo anche incoraggiato in quest’azione di rottura e dunque nel suo nuovo percorso. Il mio obiettivo è superare una fase di conflitto che fa parte di un modo di fare politica del passato e con il quale non si esce dalla crisi».
Finita, insomma, la luna di miele con i grillini (Crocetta spiega che «aveva cercato collaborazione con loro ma c’è stato solo a fasi alterne», anzi recentemente i Cinquestelle hanno presentato una mozione di sfiducia a Crocetta) il presidente siciliano vorrebbe sfruttare il “buon ufficio” di Alfano che ha appena confermato la propria fedeltà al governo di larghe intese. Crocetta infatti si aspetta «più collaborazione dal governo Letta».