Spezzino, classe 1957, figlio dell’ex Presidente del Milan Albino Buticchi (1972-75), Marco Buticchi nella sua vita è stato un gran viaggiatore e il tema del viaggio ricorre nei suoi romanzi imprimendo ad essi il fascino del viaggio come scoperta e conoscenza di luoghi e culture. Autore da oltre un milione di copie vendute, in romanzi come Il Vento dei Demoni e La Voce del Destino ha abilmente intrecciato epoche e personaggi diversi, recuperando storie e volti dimenticati ai più e dando loro forma letteraria. In occasione della recente uscita della sua ultima fatica La stella di pietra (Longanesi 2013) lo abbiamo raggiunto al telefono.
Arte rinascimentale, Br, Mossad: perché argomenti così diversi?
L’arte, seppure io sia un semplice estimatore, mi affascina da sempre. Nutro la convinzione che i grandi geni rinascimentali abbiano consegnato alle proprie opere i segreti più profondi in modo che qualcuno, dopo secoli, si possa cimentare con grandi rompicapi ideato da Leonardo, piuttosto che da Botticelli o da Michelangelo. Il Mossad è un protagonista insostituibile in ogni mio romanzo. E i servizi segreti ebbero un ruolo determinante negli Anni di Piombo.
Quale lo sfondo storico della vicenda?
Gli anni bui del terrorismo italiano e i risvolti ancora poco noti di vicende che misero in ginocchio la Nazione. Parallelamente a quel periodo storico, la narrazione si sposta sul meraviglioso rinascimento italiano, tenendo come protagonisti gli artisti e i potenti che lo hanno popolato. Ma anche quel periodo così fecondo non fu privo di lati oscuri.
Critica e pubblico come lo hanno accolto?
Credo che Stella di Pietra abbia goduto di un’ottima accoglienza: da quando il romanzo è uscito in libreria troneggia ai vertici delle classifiche di vendita.
Ritroveremo la formula narrativa de La Voce del Destino?
Se per “formula narrativa” intende i salti nel tempo e nello spazio che contraddistinguono il mio modo di scrivere, la risposta è affermativa.
Se c’è il Mossad certamente ci sarà anche il suo eroe, Oswald Breil?
Potevano forse mancare il “piccolo” Oswald Breil e la bellissima Sara Terracini? Questa volta saranno impegnati in un’avventura “alle prime armi”… e non dico altro.
Ha mai pensato di cambiare formula narrativa?
Non so se mai cambierò il genere. Vero è che ci stiamo avvicinando al quinto romanzo in successione. E, per un’antica promessa con me stesso, ogni cinque romanzi mi prendo una “licenza” letteraria.
*La stella di pietra di Marco Buticchi (euro 16,40, Longanesi)