Che peccato, l’agenzia europea del farmaco non è approdata in Italia. I pasdaran dell’internazionalismo non avranno un’altra arma per cantare le magnifiche sorti (e progressive) dell’Italia che ha tutto da guadagnarci e niente da perderci con la sua permanenza nell’Unione Europea.
Diciamoci la verità, dell’Ema ci interessavano solo i soldi portati dall’orda di burocrati e tecnocrati europei, che avrebbero fatto la fortuna delle ditte di catering meneghine e dei ristoranti di piazza della Repubblica. Una sorta di ridistribuzione della ricchezza sotto mentite spoglie, come la doppia sede del Parlamento Europeo che serve solo ad ingrassare i baristi di Strasburgo.
Tutto sarebbe stato bellissimo, peccato che questi due miliardi di euro di indotto sono stati spostati, come se niente fosse, grazie al lancio di una monetina. D’altronde la moneta stessa è simbolo di questo apparato burocratico tanto cialtrone che invece di assumersi responsabilità si affida al sorteggio, passa sopra le teste delle persone, spernacchiando il contribuente, che magari (pio bove sognatore) sperava davvero in qualche posto di lavoro in più per via della conoscenza del cugino del cognato di uno che lavora all’Ema.
Il più fortunato di tutti rimane sempre il nostro Gentiloni, che può mascherare la sua incapacità diplomatica (non a caso il ministro degli esteri è Alfano, uno che ormai non prende il voto neanche della moglie) dietro quella malvagia monetina. Lo stesso destino cinico e baro che ha messo un palo al momento sbagliato nel posto sbagliato e ha rovinato la carriera fulgida di Tavecchio. Eppure, così come la Nazionale non doveva neanche giocarla così quella partita dove si è trovata davanti un maledetto palo, l’Italia avrebbe dovuto trovare più voti per accaparrarsi l’Ema. Alla monetina non dovevano proprio arrivarci.
E’ inutile cianciare sul dossier di Milano, gridare al complotto internazionale, incolpare le Parche. Sarà colpa della Spagna, dell’Olanda, della Germania? O forse è colpa dei governanti incapaci e buzzurri che ci ritroviamo? O magari è colpa di Tavecchio e Ventura? La verità, insomma, è che lo spettacolo di ieri è stato indecoroso per tutti. Il nostro governo non è stato in grado di farsi valere, in una trattativa abbastanza simile ad un mercato delle vacche, per accaparrarsi un ente inutile e costoso. La monetina è solo la ciliegina sulla torta dei buffoni.
P.s. Per la cronaca, anche l’Eba, l’ente bancario, è stato assegnato per sorteggio. Ma siccome portava meno soldi, noi non ci siamo neanche candidati per ottenerlo. E dire che avevamo ottime referenze in zona Siena.
@barbadilloit