Una mostra in difesa della libertà di pensiero, parola e immagine contro una cultura della mistificazione, che crea danni dovuti alla disinformazione, arrivando a infangare la reputazione di un uomo, come è successo a Gian Butturini (1935-2006), tacciato di razzismo per il suo libro London by Gian Butturini (1969) a causa di uno scatto salito alla ribalta nel 2017, quando il volume viene rieditato dalla casa editrice Damiani.
La mostra Londra 1969 ‒ Derry 1972 presso la galleria milanese STILL Fotografia include una serie di scatti tratti dal libro London by Gian Butturini, pubblicato nel 1969, e da Dall’Irlanda dopo Londonderry del 1972, che racconta la tragedia di Derry. Ricorre proprio quest’anno il cinquantesimo anniversario dalla strage passata alla storia come “Bloody Sunday”. Il volume che accompagna la mostra mette in relazione la Londra della fine degli Anni Sessanta con i fatti di Derry in una plastica continuità narrativa. La Londra raccontata da Butturini non è solo la Swinging London dipinta dai media, ma è abitata anche da homeless, drogati ed emarginati. E anche su di loro si concentra lo sguardo del fotografo. (da Art Tribune)