
All’alba del 6 febbraio 1945 il plotone d’esecuzione nella fortezza di Montrouge spegne la vita e la poesia di uno dei grandi poeti di Francia: Robert Brasillach.
Il mio paese mi fa male per le sue vie affollate,
per i suoi ragazzi gettati sotto gli artigli delle aquile insanguinate,
per i suoi soldati combattenti in vane sconfitte
e per il cielo di giugno sotto il sole bruciante.
Il mio paese mi fa male in questi empi anni,
per i giuramenti non mantenuti,
per il suo abbandono e per il destino,
e per il grave fardello che grava i suoi passi.
Il mio paese mi fa male per i suoi doppi giochi,
per l’oceano aperto ai neri vascelli carichi,
per i suoi marinai morti per placare gli dei,
per i suoi legnami troncati da una forbice troppo lieve.
Il mio paese mi fa male per tutti i suoi esilii,
per le sue prigioni troppo piene, per i suoi giovani morti,
per i suoi prigionieri ammassati dietro il filo spinato,
e tutti quelli che sono lontani e dispersi.
Il mio paese mi fa male con le sue città in fiamme,
male contro i nemici e male con gli alleati,
il mio paese mi fa male con tutta la sua giovinezza
sotto bandiere straniere, gettata ai quattro venti,
perdendo il suo giovane sangue in rispetto al giuramento
tradito di coloro che lo avevano fatto.
Il mio paese mi fa male con le sue fosse scavate,
con i suoi fucili puntati alle reni dei fratelli,
e per coloro che contano fra le dita spregevoli,
il prezzo dei rinnegati piuttosto che una più equa ricompensa.
Il mio paese mi fa male per la sua falsità da schiavi,
con i suoi carnefici di ieri e con quelli di oggi
mi fa male col sangue che scorre,
il mio paese mi fa male. Quando riuscirà a guarire?
Robert Brasillach (1909-1945)
Romanzieri, poeti, filosofi, scienziati, pittori, drammaturghi firmatari della richiesta di grazia per Robert Brasillach al Generale Charles De Gaulle:
Paul Valéry (Accademia Francese), François Mauriac (Accademia Francese), Georges Duhamel (Accademia Francese), Henry Bordeaux (Accademia Francese), Jérôme Tharaud (Accademia Francese), Jean Tharaud (Accademia Francese), Louis Madelin (Accademia Francese), Paul Claudel, ėmile henriot, Charles Dullin, André Chevrillon, principe Louis de broglie (Accademia delle scienze, premio Nobel), Duca della forza, Georges Lecomte (Accademia Francese), Duca de broglie, Patrice della Torre del Pino, Paul Henry Michel, Jean Paulhan, Jacques Copeau (commedia francese), Thierry Maulnier, mgr. Bressolles, firmin roz (Accademia delle scienze giuridiche e politiche), Frédéric Dard, Marcel Bouteron (Accademia delle scienze giuridiche e politiche), Germain Martin, ėmile bréhier (Accademia delle scienze giuridiche e politiche), Pichat, Pierre Janet (collège de France), Jordan, André Lalande (Accademia delle scienze giuridiche e politiche), Jacques Bardoux (Accademia delle scienze giuridiche e politiche), Jacques Rueff, Charles Rist (Accademia delle scienze giuridiche e politiche), Henri Pollès, Jean Schlumberger, Roland Dorgelès (Académie Goncourt), Simone Tricheco (Prix Interallié), Jean Anouilh, Jean-Louis Barrault (commedia francese), Claude Farrère (Accademia Francese), Jean Jacques Bernard (commedia francese), Georges Desvallières, Jean Cocteau, Jean Effel, max l i erano i presentatori André Billy (Académie Goncourt), Wladimir d’ormesson, marchel achard, Albert Camus, André Obey (commedia francese), Gustave Cohen (professore alla Sorbona), Daniel-Rops, vlaminck, Marcel Aymé, Colette, André Barsacq, Gabriel Marcel, André Derain, Louis latapie, Arthur Honegger.
Alla petizione degli intellettuali seguirono quelle degli studenti parigini dell’Ėcole Normale, quella degli ufficiali, quella dei prigionieri di guerra. Alle suppliche il Generale De Gaulle e il procuratore generale Marcel Reboul furono sordi. Come aveva avuto modo di dire proprio Brasillach : ˜La Justice, c’est six mille ans d’erreurs judiciaires˝. (da Effemeridi del giorno, gruppo curato da Amerino Griffini)