La lettera. La Fiaccola non ha mai smesso di ardere per la gioventù nazionale

L'intervento di Marco Nasi, consigliere comunale di Monza, nel dibattito sul simbolo dei giovani patrioti

La fiaccola della Giovane Italia, Fdg e Azione Giovani

E’ da qualche giorno che leggo sui vari social e siti di area che c’è chi vorrebbe sostituire il simbolo di

Gioventù Nazionale con la fiaccola che ha segnato intere generazioni partendo proprio dal glorioso Fronte della Gioventù.
Un simbolo che per anni ha contraddistinto le battaglie di un movimento per il quale tante persone hanno donato la propria vita, la propria libertà.
Un simbolo che ha trasmesso ideali, valori, sacrifici e che non può e non deve essere trattato come un semplice logo da sventolare, o peggio diventare strumento di lotte divisive interne.
Certo ogni confronto, se costruttivo, è sempre edificante, ma non siamo noi a credere che la sostanza, l’ideale sia ciò a cui aspirare, senza curarci prima della forma?
Quel simbolo non è soltanto un’immagine di noi da proiettare verso l’esterno, ma vale molto di più. Perché parlare di ri-accendere una fiaccola che in realtà non ha mai smesso di ardere, ed è sempre stata per noi militanti esempio, mito, storia?
Dalle ceneri di quelle battaglie, oggi, Gioventù nazionale nel suo percorso deve lavorare giorno per giorno, dimostrando di meritare di poter reggere la fiaccola senza che il suo braccio sia troppo debole per sostenerla.
Saldi nel nostro cammino piastrellato degli esempi del passato, dediti ai sacrifici delle generazioni precedenti, costruiamo senza paura la Nostra storia, quella di Gioventù Nazionale, issando la nostra bandiera per segnare le generazioni del futuro. Uniti, più forti.”
*Consigliere comunale Monza
Presidente gioventù nazionale Monza e Brianza

Marco Nasi*

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