InTreno. Le rotaie della Sila, il viaggio sulle alture impenetrabili della Calabria

Foto Ferrovia della SilaLa Calabria è una regione aspra per le sue difficili condizioni sociali e per il suo entroterra montano. L’Aspromonte, immortalato nei racconti di Corrado Alvaro, è noto per i borghi poveri e isolati e per esser stato il rifugio di briganti e di banditi. È la Sila, il massiccio montuoso a nord della Calabria, la ricchezza naturale della regione. Dal 2002 è stato istituito l’omonimo parco nazionale, che protegge un territorio florido e suggestivo. La Ferrovia della Sila, che va da Cosenza a San Giovanni in Fiore, attraversa i faggeti e le alture silane. Il 1° febbraio 2011 fu sospeso il servizio passeggeri e la linea ferroviaria venne riconvertita per scopi turistici. Il Treno della Sila procede dalla stazione di Moccone a quella di San Nicola – Silvana Mansio, accompagnando i turisti alla scoperta della riserva protetta.

 

Il Treno della Sila

Il treno viaggia nel suggestivo paesaggio montano della Sila, dominato dai faggeti e dalle pinete, quando raggiunge le alte quote. Ai boschi si alternano distese di prati, impreziositi dalla ricca flora appenninica. Se si è fortunati, è possibile avvistare le tante specie animali che popolano il Parco Nazionale della Sila: cinghiali, lepri o il notorio lupo silano, che fino a qualche decennio fa era minacciato dall’estinzione. Nel 1970 venne infatti approvata una legge per la salvaguardia proprio del lupo, che comportò un progressivo aumento degli esemplari.

Il treno raggiunge la località sciistica di Camigliatello Silano, una delle più frequentate in Calabria e nel Mezzogiorno, e termina il suo viaggio nella stazione di San Nicola – Silvana Mansio.

 

Un parco antico

Il Parco Nazionale della Sila venne istituito definitivamente nel 2002, dopo quasi un secolo di discussioni parlamentari e di battaglie ecologiste. Nel Ventennio fascista si ipotizzò la costituzione di una riserva naturale protetta in Calabria, dopo l’inaugurazione del Parco nazionale d’Abruzzo tra il 1922 e il 1923. In Italia, fu Benito Mussolini a firmare le prime leggi a tutela dell’ambiente, costituendo aree protette e vietando la caccia per le specie animali in via di estinzione. Alcune importanti personalità politiche e intellettuali, come l’onorevole Erminio Sipari, spronarono il governo fascista a proteggere dall’inquinamento e dall’industrialismo forsennato i paesaggi più pregevoli del Paese.

Venne costituito nel 1933 anche un corpo speciale, la Milizia forestale, preposto alla loro tutela. Era il 1923 quando si discusse in Parlamento per la prima volta la possibilità di inaugurare il Parco Nazionale della Calabria, ma i dissensi e lo scoppio della seconda guerra mondiale ritardarono la conclusione dei lavori. Molti decenni dopo, nel 1968, si riuscì a istituire la riserva protetta calabrese, che fu inclusa in quella silana nel 1997. Il riconoscimento definitivo del Parco Nazionale della Sila lo sancì il Presidente della Repubblica nel 2002.

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Alfredo Incollingo

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