Rispetto allo standard di Palahniuk, qui di visionario c’è quasi niente. Deludente, da questo punto di vista. Il secondo messaggio del libro? Se ne scorge a malapena uno.
“Gentili Tweeter, vi prego di fare attenzione, voialtri pre-morti: in quanto ex cinici ex caustici ex nichilisti, avete scartato da anni ogni forma di fede religiosa. Guai a voi, perché ciò vi espone all’influenza di falsi profeti. Questa anoressia spirituale via ha lasciato affamati, pronti ad ingozzarvi di qualsiasi teologia rimasticata vi venga proposta”.
Questo è l’unica traccia del Palahniuk visionario. L’unico spunto che invogli il lettore a cercare un messaggio più profondo rispetto alla storia in sè. Il mondo moderno non crede più a nulla, e per questo crede a tutto. E’ l’unico pensiero del “vero” Palahniuk, quello della critica al pensiero di massa. Il resto del libro è “solo” avventure del fantasma di Madison. Per di più anche in versione “commerciale”. Stavolta Palahniuk ha deluso. In attesa del terzo libro della trilogia annunciata…
Chuck Palahniuk si trova al primo posto della classifica di Visio sugli scrittori più visionari di sempre, dopo le analisi di Fight Club, Ninna Nanna, Invisible Monster, Sventura, Senza veli e Portland souvenir.