BarbaVisio. Poesia, terrore e segreti: il mondo secondo Roberto Bolano

R.BolanoUn team di studiosi si appassiona alla sequela di omicidi compiuti da un serial killer in Messico, in un turbinio di eventi in cui nella vicenda si aprono finestre verso altre vicende e altri mondi, tanto che la trama principale sembra passare in secondo ordine. E’ 2666, di Roberto Bolano.

Quattro critici letterari europei si riuniscono per andare alla ricerca di Benno Von Arcimboldi, scrittore tedesco a cui devono la loro fortuna. Si ritrovano in Messico in un groviglio inestricabile di storie, con omicidi seriali e strani personaggi che irrompono spostando la trama verso altre mille direzioni. Bolaño costruisce un’opera tentacolare in “cinque romanzi” intrecciati e inseparabili. Perché tutto quello che incontriamo, che incrociamo e con cui veniamo a contatto anche per un attimo, entra nella nostra storia.

Un indizio che porta a svelare un mondo di segreti e di verità che non sono verità, un mondo popolato da assassini dagli occhi azzurri e poeti terroristi. È il mondo descritto da Roberto Bolaño.

La realtà non è mai quella che crediamo di afferrare, il visionario scrittore cileno lo ha raccontato molto bene, incastrando i suoi personaggi in storie labirintiche. Solo una volta si è avvicinato al realismo ed ha gettato per un momento la maschera ironica con cui racconta le sue strampalate vicende: in ‘Notturno cileno’ si cala nei panni di un prete che, durante il regime di Pinochet, partecipa a happening di poesia a casa di un gerarca mentre nelle cantine del palazzo si torturano i desaparecidos. Nessuno sa niente o finge di non sapere.

Roberto Bolano si trova al momento all’ottavo posto della classifica di Visio sugli scrittori più visionari di sempre, dopo le analisi di 2666 e Detective selvaggi.

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Francesco Patrizi

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