Tennis. Due marziani in California, Djokovic e Federer incantano Indian Wells

DjokovicNovak Djokovic e Roger Federer hanno entusiasmato i 16 mila di Indian Wells in una delle più belle finali di sempre. Alla fine ha vinto Djokovic che Federer aveva battuto qualche settimana fa nell’ATP500 del Dubai.

Una finale che riconcilia gli appassionati col tennis. E gli fa tirare un sospiro di sollievo. In agguato ci sono i replicanti che, anche questa volta, sono stati letteralmente polverizzati da sua maestà Roger. E mi riferisco a Milos Raonic (la fine del tennis) e Thomas Berdych (l’eterna scommessa).

Raonic è l’incubo estetico più grande che incombe sul tennis avvenire. Con Nadal usurato dal suo stesso sistema di gioco,  con Murray che dopo lo Slam conquistato a Wimbledon non è più riuscito a confermarsi, c’è infatti il rischio che il futuro del tennis possa finire nelle mani di Raonic che con quel servizio e quello stile inguardabile rischia di uccidere questo sport.

Gli altri due che avevano rotto il predominio dei marziani (Federer, Djokovic, Nadal) negli Slam, – Cilic e Wawrinka -, vuoi per problemi fisici, vuoi per problemi mentali, non sono pervenuti.

Djokovic al momento sembra imbattibile. Velocissimo, potente, solido, specie quando la partita si allunga diventa un vero e proprio muro. Federer, speriamo che non si stufi mai, con i suoi 32 anni riesce grazie a una classe cristallina che non ha eguali nel circuito a giocarsela anche ai ritmi da ping pong imposti da Djokovic. Non rimane che augurarsi che non s’infortunino mai.

@barbadilloit

Michele Fronterrè

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