Botta&Risposta/2 Donzelli: “Fare un partito non è una passeggiata. Facciamolo crescere”

Bracciali tricoloreCaro Direttore, vorrei rispondere tramite Barbadillo alla lettera pubblicata ieri.

Ciao Lucia, provo a risponderti con concretezza e amichevole ruvidità  nel merito delle questioni sollevate.

1) Fare un partito non è una passeggiata. Farlo nascere senza fondi (scusa lo scarso romanticismo) è ancora più difficile. Ci siamo riusciti ed è un miracolo. Per farlo crescere adesso serve che ciascuno porti sulle spalle la propria parte di peso. Non dobbiamo pensare che il partito sia altro, che si faccia da solo e poi commentare se ci piace o no. Come se dei pionieri arrivati in una terra inesplorata da insediare si lamentassero che mancano gli hotel, le strade o che le strade che stanno costruendo i pionieri sbarcati insieme a loro non hanno il marciapiede. Mai come in questo caso credo valga “Faber est suae quisque fortunae”. Nella tua città Fratelli d’Italia sei tu. Il movimento giovanile di Fratelli d’Italia sei tu. Non altri. Anche a livello nazionale Fratelli d’Italia sei tu. Immagina iniziative nazionali concrete con modalità di realizzazione e relative modalità di finanziamento e proponile al tuo coordinatore, territorialmente esponente dell’esecutivo nazionale a te più vicino… Se lo fai tu e tutti quelli come te, magari qualche iniziativa nazionale di livello in più nasce. Magari assumiamo più visibilità.

2) Che Stato vogliamo impostare è chiaro e abbiamo proposte concrete: Tetto delle tasse al 40% in costituzione è una rivoluzione chiara. Si spende quello che si può sostenere. Tradotto vuol dire che siamo contrari allo Stato tassa e spendi. Che siamo pronti a rinunciare a qualche servizio assistenziale pur di non strangolare chi produce. Come distribuire le ricchezze che abbiamo? Impostazione chiarita con la campagna sulle pensioni d’oro. Basta privilegi immeritati a dispetto delle nuove generazioni o delle pensioni minime. Abbiamo anche chiarito qualcosa quando abbiamo organizzato lo sbarco dei pensionati e disabili in Sicilia. Per noi prima dell’accoglienza a nuovi immigrati dobbiamo assistere chi di noi è rimasto indietro. Abbiamo anche avuto forti posizioni su banche e lobbies internazionali. Abbiamo anche disegnato l’importanza dello stile di vita con le battaglie contro il gioco d’azzardo. Una visione dell’uomo, della società e del rapporto tra uomo e società mi sembra ci sia. Comunicata poco e male? Concordo, ma non è vero che non ce l’abbiamo.

3) Il leader che urla nella piazza anche se semi-vuota… Bella immagine. Ma è vero anche che sui territori dobbiamo imparare a fare i comizi nella piazza semi vuota anche se non viene il leader. Abbiamo un esecutivo nazionale di validi dirigenti, capaci e disponibili. Invitane qualcuno in Piazza a Reggio vedrai che anche se non noto non deluderà i presenti.

4) “Le primarie non fanno per noi.” “Vogliamo il partito strutturato.” “Roma non deve decidere per noi.” “Non vogliamo i congressi prima delle Regionali.” Ok. Mi spiegate come caspita si sceglie il capo del partito in una città?

5) Tu dici: “Questo è lo sfogo di chi è partito per questa avventura come si parte per il viaggio della vita, forse troppo alte le aspettative, forse tante cose, ma non è quello che ci eravamo raccontati.”
Ti rispondo:
Marco Polo prima di arrivare in Catai attraversò i sobborghi di Venezia e Cristoforo Colombo morì convinto di essere arrivato in Catai senza rendersi conto che invece aveva scoperto l’America.

Un bacio e ci vediamo all’Isola che c’è, basta vederla.

Giovanni Donzelli
Fratelli d’Italia-Esecutivo Nazionale

@barbadilloit

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