Caso Marò. La moglie del fuciliere Latorre a Di Maio: basta con le restrizioni della Corte dell’India

A nove anni di distanza dall'incidente che ha generato la contesa diplomatica, i militari italiani devono sottostare ancora alle privazioni imposte dalla magistratura di Nuova Delhi

Screenshot post moglie Latorre

Nessuna novita’ per i fucilieri pugliesi di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore a sette mesi dal provvedimento arbitrale del Tribunale dell’Aja che conferisce la giurisdizione sulla vicenda dell’Enrica Lexie all’Italia. Oggi la moglie di Latorre, Paola Moschetti, ha scritto su Facebook un accorato appello al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, affinche’ prenda in mano il dossier al fine di sollevare i due militari italiani dalle restrizioni a cui sono ancora sottoposti per le disposizioni (non ancora decadute) della Corte suprema di Nuova Delhi. La presa di posizione avviene alla vigilia del nono anniversario dell’incidente navale nelle acque del Kerala che ha generato la contesa internazionale tra Italia e India.

Il messaggio di Paola Latorre

“Buon San Valentino a tutti gli innamorati – scrive Moschetti – ed in bocca al lupo al settimo governo dal 2012 ad oggi. Domani (oggi, ndr) saranno passati 9 anni dall’inizio del ‘caso Enrica Lexie’ ed ancora non vi sono certezze per la conclusione di questa annosa vicenda nonostante il precedente ministro degli Esteri a luglio scorso brindasse con toni trionfalistici”. Poi prosegue cosi’: “Ma il ministro degli Esteri non e’ cambiato. Bene, caro signor ministro, mi rivolgo a lei – puntualizza con un appello la Moschetti – per aggiornamenti in quanto da luglio ad oggi nulla di definito c’e’ stato”.

La considerazione conclusiva della moglie di Latorre: “Sarebbe auspicabile ricevere aggiornamenti perche’ in questi 7 mesi (e non solo) il silenzio e’ stato assordante! Comprendo il difficile periodo che vive il nostro Paese, lo viviamo anche noi ma in contemporanea noi ne viviamo uno altrettanto difficile che dura da 9 anni… La storia infinita!”.

Redazione

Redazione su Barbadillo.it

Exit mobile version