La Puglia è una polveriera: Fitto rinfaccia a Salvini il crollo verticale della Lega

Il candidato di Fdi in un lungo post sui social si toglie i sassolini dalle scarpe: "Non mi ha mai manco nominato in campagna elettorale"

Matteo Salvini sulla Lama monachile di Polignano, in Puglia

Matteo Salvini sulla Lama monachile di Polignano, in Puglia

Matteo Salvini

Il dopo-elezioni in Puglia continua e nel centrodestra dire che volano gli stracci è un eufemismo. Questa volta a parlare è Raffaele Fitto che in un post sui social ha accusato la Lega e il suo leader Matteo Salvini di non essersi comportato così come ci sarebbe aspettati da un alleato leale. Accuse sanguinose che sono destinate a gettare benzina sul fuoco di un dibattito già infuocato.

Il candidato governatore battuto, clamorosamente, da Michele Emiliano ha scritto oggi pomeriggio sui social:

 

Caro Salvini, da tre giorni in ogni dichiarazione parli di me! Mi verrebbe da dire “meglio mai che tardi”.
Mi sembra quantomeno ingeneroso puntare il dito sulla mia persona, invece, di fare un’analisi seria ed approfondita di quanto accaduto.
Ed allora, dopo aver resistito per lunghe giornate alla tentazione di risponderti, dato l’ingiusto fuoco di fila di dichiarazioni da parte tua e dei tuoi, mi vedo costretto a farlo, ponendo alcune domande.

Eccole:

Mi chiedo infatti come sarebbe finita, se:
– rispetto ad un anno fa la Lega, in Puglia, non avesse perso 16 punti percentuali: il doppio di quelli che sarebbero stati sufficienti per vincere! Tutti gli altri partiti della coalizione, invece, hanno tenuto molto bene o sono cresciuti;
– se il leader della Lega avesse citato il mio nome almeno una volta durante tutta la campagna elettorale;
– se non avessi dovuto rispondere almeno una volta al giorno alla domanda “perché Salvini non la cita e non la invita mai alle manifestazioni della Lega?”;
– se i dirigenti leghisti non avessero per mesi indebolito la mia candidatura senza mai proporre una opzione migliore, legittimata dal consenso.

A Fitto non è andata giù l’etichetta di “vecchio” che gli è stata attribuita da Salvini, l’ultima volta delle quali nell’intervista rilasciata questa mattina alla Gazzetta del Mezzogiorno:


Mi hai giudicato “il passato”: ma sei proprio convinto che il tuo gruppo dirigente pugliese rappresenti il nuovo? Ho combattuto lealmente, confrontandomi sempre con il consenso.
Ti ricordo che solo un anno fa, in occasione delle elezioni Europee, sono stato il più votato in Puglia.
Tra l’altro, se non hai guardato i numeri, ti inviterei a farlo per prendere atto che, in questa elezione regionale, ho preso 30mila voti in più dei partiti che mi sostenevano.
Ritengo un gravissimo errore, dunque, procedere con questo inutile e superficiale massacro mediatico, anziché con un’analisi “collegiale”, seria ed approfondita, degli errori commessi.

Careca

Careca su Barbadillo.it

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