Storia. Addio ad un altro Leone di El Alamein: va avanti anche Cesare Mussoni

Fiaccola del sacrario di El Alamein
Fiaccola del sacrario di El Alamein

Se ne è andato un altro leone di El Alamein, Cesare Mussoni (classe 1920), deceduto una settimana dopo il commilitone Santo Pelliccia.

In un intenso commiato pubblicato dal sito congedatifolgore.com, il Generale Marco Bertolini lo ricorda come “parte di quella razza di Italiani che, mentre altri cercavano pretesti per praticare il disimpegno e la resa, si fece avanti, chiedendo di combattere nei ranghi della più futuristica delle Armi, i paracadutisti. Combatté, quindi, ad El Alamein, nei ranghi del 2° battaglione fino a quando la disponibilità di armi glielo consentì, e continuò a combattere contro la demoralizzazione e la resa in una lunga prigionia che non ne intaccò l’onore”.

Il 2019 è stato un anno duro per la Folgore, poiché sono stati 4 i veterani della battaglia di El Alamein a salire in Cielo: Mario Guerra, Pasquale Fazio, Santo Pelliccia e ora Mussoni. Lo scorso giugno è deceduto anche Gino Pizzati, pilota della Regia Aeronautica e dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana, fra i migliori della rosa del Comandante Adriano Visconti. 

La memoria di chi se ne è andato è, tuttavia, anche motivo di riflessione su ciò che essi hanno rappresentato durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ancora Bertolini: “Furono protagonisti di un’epoca nobile di grandi sogni e di grandi illusioni al tempo stesso, nella quale alla prospettiva di un’Italia più rispettata seguì la delusione di una sconfitta che comunque non ne distrusse morale e consapevolezza di appartenere ad un popolo grande, capace di rialzarsi in piedi anche contro lo sforzo di mille nemici. Per questo, anche oggi avremmo bisogno di loro; avremmo ancora bisogno di leggere nei loro occhi, strappato via il triste velo della delusione dai loro volti, i motivi che li spinsero a farsi avanti e a chiedere di combattere, mentre i furbi sceglievano il disimpegno, la resa o il tradimento” aggiungendo che questi Uomini avremmo ancora bisogno per “trovare rimedio a quel virus che sembra aver diviso il nostro popolo in fazioni l’un contro l’altra armate, che si fronteggiano proprio sui valori fondanti del nostro essere Nazione, Popolo e Stato, con particolare riferimento all’indipendenza della nostra Patria e alla centralità della famiglia”. 

Cesare Mussoni si è spento a La Spezia, dove risiedeva.

Vive e sentite condoglianze alla Famiglia dalla Redazione tutta di Barbadillo.it

 

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