Il caso. Burke scarica Bannon e si dimette da Dignitatis Humanae

Oltreoceano, dalle parti di Washington, c’è notoriamente molto interesse riguardo l’occupante della Sede di Pietro, tanto che i tentativi di ingerenze e le pressioni prima dei neocon poi di Obama sugli ultimi pontificati sono documentate. Se però in area cattolico-progressista non si disdegna una continuità fattiva e palese con le forze politiche di sinistra, in area conservatrice c’è sempre stata molta cautela.

Per questo motivo, le voci che davano il cardinale Burke, indicato come punto di riferimento conservatore, particolarmente vicino a Steve Bannon, avevano lasciati perplessi molti osservatori. Quest’ultimo è infatti un personaggio che, oltre a non essere massimo esempio di cattolico, esprime un’idea della Chiesa diametralmente opposta a quella tradizionale, ritenendola semplicemente un’agenzia di opinione, una delle tante confessioni cristiane che possono creare consenso.

La vicinanza fra il porporato e il politico statunitense era in effetti avvalorata dal fatto che Bannon ha acquisito molte posizioni all’interno dell’istituto Dignitatis Humanae, di cui fino a pochi giorni fa era presidente onorario proprio Burke, il quale si è però dimesso in polemica. Sembra infatti che l’americano abbia in cantiere la produzione di un film ispirato al libro Sodoma (In the Closet of the Vatican il titolo inglese), di Fredric Martel, un volume che mette alla berlina molti alti prelati e spiega che la condotta morale tenuta in Vaticano sarebbe disdicevole. Un’opera diffamatoria ai danni della Chiesa, da cui il cardinale non ha potuto che dissociarsi, dimostrando inoltre che l’area cattolica conservatrice non cerca sponde politiche.

 

Di seguito la lettera di dimissioni pubblicata dal Cardinale:

“Mi è stato segnalato un articolo online di LifeSiteNews – ora rimosso – intitolato “Steve Bannon suggerisce di fare un film sull’omosessualità in Vaticano” nel quale viene insinuato che in qualche modo, tramite il mio essere associato col signore Benjamin Harnwell del Dignitatis Humanae Institute, ero coinvolto in un incontro tra il signor Bannon e il signor Frederic Martel, autore del libro In the Closet of the Vatican (Sodoma nell’edizione italiana, ndr) per promuovere una versione cinematografica del libro del signor Martel. LifeSiteNews non mi ha contattato per verificare la possibilità del mio coinvolgimento.
Dato il contenuto complessivo dell’articolo e date diverse affermazioni fatte dal signor Bannon nell’articolo, devo chiarire quanto segue: non concordo in alcun modo con la valutazione del signor Bannon sul libro in questione. Inoltre, non sono assolutamente dell’idea che questo libro dovrebbe essere trasposto in film. Sono in completo disaccordo con una serie di affermazioni del signor Bannon per quanto riguarda la dottrina e la disciplina della Chiesa cattolica romana. Soprattutto, trovo discutibile la sua affermazione che mette in discussione la disciplina della Chiesa sulla continenza perpetua per il clero, in accordo con l’esempio e il desiderio di Cristo, Capo e Pastore della Chiesa. Non ho mai lavorato con il signor Bannon nella sua organizzazione e non lo sto facendo al momento. L’ho incontrato occasionalmente per discutere la dottrina sociale della Chiesa relativamente ad alcune questioni politiche, ma non faccio parte della sua organizzazione. Incontrandolo, così come quando ho incontrato altri leader politici, ho tentato di adempiere alla mia missione di prete di insegnare la fede e la morale per il bene comune. Sono stato coinvolto con il Dignitatis Humanae Institute per alcuni anni per il suo lavoro a sostegno dei cristiani nella vita pubblica che agiscono in rispetto della legge morale e, dunque, promuovono il bene comune. Alcune settimane fa, sono stato nominato presidente onorario dell’istituto. In tempi recenti, l’istituto è divenuto sempre più identificato con il programma politico del signor Bannon. Mentre mi sono appellato all’istituto affinché tornasse ai suoi propositi iniziali, esso non lo ha fatto, come è evidente nel suo coinvolgimento in questa ultima iniziativa del signor Bannon. Ho, pertanto, terminato, con effetto immediato, ogni relazione con il Dignitatis Humanae Institute”.

Francesco Filipazzi

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