Il caso. Lo spot moralista Gillette sepolto dalle critiche “cancellate” da Youtube

Chi ha abbastanza anni sulle spalle ricorderà una bella pubblicità delle lamette da barba Gillette, “il meglio di un uomo”, andata in onda durante gli anni Ottanta. Uomini di successo, campioni nello sport, nel lavoro, nella vita. Mascelloni ben rasati, baciati da donne affascinate.

Cambiano (in peggio) i tempi, e le reclame si adeguano. L’ultimo spot della casa produttrice di rasoi di Boston è un inno al politicamente corretto. Dipinge uomini violenti, molestatori, sessualmente predatori, prevaricatori… tutto il campionario di luoghi comuni del femminismo “terza ondata” (con un pizzico di razzismo anti-bianco). Morale dello spot: “rinuncia a guardare le cosce a una ragazza in minigonna, sarai una persona migliore”.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=koPmuEyP3a0&feature=youtu.be[/youtube]

 

Internet però non perdona. Caricato due giorni fa su youtube nel canale ufficiale della Gillette e visto da 10 milioni di utenti, il video è stato sommerso da una valanga di “non mi piace”. Una quantità di pollice verso che ha sepolto il moralismo dello spot, arrivando a superare il mezzo milione, contro il centinaio di migliaia di “mi piace”. I commenti del pubblico, poi, sono esilaranti: “Grazie a Gillette il ragazzo di mia moglie ha deciso di smettere di picchiarmi dopo aver visto questo video. Ora posso bere il mio latte di soia in pace”; “Gillette, il meglio di un cisgender soy-boy“*; “Basta fare bullismo contro la Gillette! Ringraziamola invece perché promuove il sessismo contro gli uomini!”. “L’amante di mia moglie adora questo spot!”… e via discorrendo.

Però fra i commenti emerge anche una realtà inquietante. “Settecentomila “non mi piace” ridotti a 500 mila in poche ore. E’ normale che i “non mi piace” scompaiano così facilmente?”, denuncia un utente. “Hanno cancellato il mio “non mi piace” quattro volte”, scrive un altro. E non è da solo. Un enorme numero di visitatori del sito accusa nei propri commenti Youtube d’aver dovuto mettere “non mi piace” più e più volte, trovando il proprio voto negativo cancellato a più riprese.

Un’esperienza orwelliana toccata anche a utenti italiani, come si legge nei commenti al video sulla pagina satirica di facebook “Capitan Patriarcato“.

Insomma, il dissenso al moralismo è maggioritario, ma a quanto pare è vietato esprimerlo. Non sia mai la gente normale scoprisse d’essere la maggioranza, e manco tanto silenziosa…

 

*Nota: soy-boy è il termine spregiativo con cui si definiscono gli uomini poco virili, poiché è opinione popolare che i prodotti a base di soia contrastino la produzione di testosterone. Cisgender è un neologismo derivato dai c.d. “studi di genere” con cui si definiscono le persone con gusti sessuali normali

Emanuele Mastrangelo

Emanuele Mastrangelo su Barbadillo.it

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