Il caso. Storace: “Alleanza Nazionale? Nacque dalla voglia di andare al potere”

Alleanza Nazionale

Alleanza Nazionale? Fu un cambio d’abito per poter essere finalmente ammessi nelle stanze del potere. Lo dice l’ex ministro Francesco Storace in un’intervista rilasciata al direttore de Il Candido, Alessio Di Mauro, e pubblicata sul numero di luglio del giornale satirico.

Storace, nell’analisi dei processi che hanno portato alla frantumazione la destra, dice a chiare lettere che l’esperienza di An: “Fu un’operazione figlia della voglia di andare al potere. Il problema nasce tutto da lì: cambiarsi d’abito pur di essere ammessi nel salotto buono del potere. Un errore che il Front National in Francia non fece”.

È da lì, da quello che Storace definisce innamoramento per il potere che nascono i problemi. Primo su tutti, il cortocircuito più potente che affligge la destra italiana. Quello di cominciare battaglie politiche e culturali che finiscono, poi, per essere sfruttate (e con risultati ottimi) da altre forze politiche. “Negli anni Ottanta – racconta l’ex ministro al Candido – noi facevamo i comitati centrali del Msi e sentivamo al Senato un signore inveire contro la partitocrazia. Quel signore si chiama Umberto Bossi e noi ci arrabbiavamo perché diceva le cose che dicevamo anche noi. Qualche anno dopo è arrivato Berlusconi a distribuire il libro nero del comunismo e noi sempre arrabbiati perché anche quelle erano cose che dovevamo dire noi”.

Una storia che s’è ripetuta e si ripete oggi: “Qualche anno dopo è stata la volta di Grillo con il suo “vaffa” contro la casta e noi ancora arrabbiati perché anche lui diceva le cose che avremmo dovuto dire noi. Ora arriva Salvini a sollevare il problema dell’immigrazione, a scaldare le piazze con “Prima gli Italiani’ e con gli slogan contro la Troika, e tutti noi lì ancora una volta a chiederci arrabbiati perché mai debba essere lui a dire le cose che dovremmo dire noi”.

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Alemao

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