Focus. Occupazioni e spazi sociali (a destra): dal Bartolo a CasaPound e allo Spazio Cervates

Una festa musicale a  Casa Montag
Una festa musicale a Casa Montag

Restituire spazi abbandonati ad una fruizione patriottica e comunitaria: la polemica per i sigilli posti di notte dall’amministrazione Raggi alla storica sede della destra romana di Colle Oppio (fondata nel 1947 da esuli istriani e dalmati) fa emergere in pieno una tradizione di impegno politico e sociale che nell’arcipelago giovanile della destra postfascista è  stata declinata passando per occupazioni di stabili a cui dare una nuova vita e un orizzonte aperto, con la dizione di occupazioni non conformi (Onc) o occupazioni a scopo abitativo (Osa). Il filo rosso di questa opzione giovanile è la metapolitica, ovvero la promozione di attività tra cultura, arte, musica e sport o solidarietà come strada per dare forma alla propria visione del mondo.

La comunità giovanile di Busto Arsizio

Il fenomeno delle occupazioni tricolori è soprattutto romano, anche se esperienze longeve di aggregazione sono radicate a Busto Arsizio con la Comunità Giovanile e a Catania con lo Spazio Cervantes. Nella capitale, come documentato da Domenico Di Tullio nel saggio “Centri sociali di destra” (Castelvecchi), si è giunti alle occupazioni dopo un percorso alimentato dalle attività del Dart (Divisione Arte) del Fronte della Gioventù – un vero laboratorio di politica artistico-musicale -, e dalla reinterpretazione di una presenza sociale che aveva caratterizzato Terza Posizione, nonché dalle folgorazioni scapigliate e irregolari di Fare Fronte e Fare Verde. Le contaminazioni sono il sale di questo itinerario giovanile, tra film di Stanley Kubrick, romanzi di Chuck Palahniuk, la passione per l’epopea irredentista irlandese, il cinema pulp del coreano Park Chan-wook e la pratica di arti marziali e boxe.

Dopo alcuni tentativi con un immobile comunale nel 1987 a Colle Oppio e di Villa Chigi, nel 1990 si registrò la prima simbolica occupazione della scuola di Via Bartolucci a Monteverde, subito intitolata il “Bartolo”: un rudere abbandonato fu restituito al quartiere che rispose con una partecipazione popolare alle attività proposte. L’iniziativa dura poco meno di un anno. Il segnale però c’era stato.

CasaPound all’Equilino

Nel 1998 nacque in zona San Giovanni in Laterano “PortAperta”, spazio occupato da giovani più a destra di An, mentre negli anni 2000 CasaPound, Forza Nuova e gruppi vicini ad Azione Giovani replicarono esperimenti di occupazioni di destra.

L’elenco sarebbe sterminato, ma tra le più significative vanno ricordate Casa Montag sulla Tiburtina, il Foro 753 in via Capo d’Africa, CasaPound all’Esquilino – ora sede nazionale del movimento guidato da Gianluca Iannone -,  Casa d’Italia Parioli, Casa d’Italia Boccea, la Palestra popolare Primo Carnera, il circolo futurista CasalBertone, Area 19, Casa d’Italia Colleverde. Questa opzione politica ha avuto anche filiazioni estere a Barcellona con Casal Tramuntana, nonché esperimenti in Francia (il Bastion social a Lione) e Germania.

(da Il Tempo)

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Michele De Feudis

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