Fede. Il culto della fertilità dei santi medici Cosma e Damiano

Madonna_col_bambino_tra_i_santi_cosma_e_damianoIl 26 settembre in diverse regioni italiane si celebra la memoria liturgica dei santi Cosma e Damiano. Processioni, celebrazioni religiose e laiche si succedono per ricordare il martirio dei due dottori siriani. In Campania, così come in Lombardia, la festa dei santi Cosma e Damiano si svolge in forme differenti e originali, che alle volte fanno riemergere tradizioni del passato precristiano. I culti dei santi alle volte hanno conservato e tramandato antiche usanze, legate per lo più a ritualità agrarie e campestri.

 

I santi dottori

 

Cosma e Damiano era due fratelli siriani, figli del ricco Niceforo, che in tarda età avava abbracciato il cristianesimo, una religione in piena diffusione nel IV secolo d.C. Avevano studiato medicina, ponendo la loro arte a servizio dei poveri, mossi da una profonda carità. Durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano (284 – 305), le più sanguonose, furono arrestati e condannati a morte. L’esecuzione della pena fu condatta con metodi cruenti e privi di pietà: furono lapidati, flagellati e infine decapitati. Nonostante i supplizi, Cosma e Damiano non rinnegarono Cristo e accettarono il martirio per testimoniare la loro fede cristiana. Furono da subito venerati come santi e il loro culto si diffuse prima nelle regioni mediorientali e successivamente arrivò a Roma e in Italia.

 

I Dioscuri cristiani

 

A Costantinopoli l’imperatore Giustiniano dedicò ai due santi martiri una basilica per conservarvi alcune reliquie. Fu papa Felice IV, invece, a portare il culto dei santi Cosma e Damiano a Roma. Edificò una basilica a loro intitolata nell’antico sito del Foro della Pace per consacrare quel luogo che era un tempo dedicato ai due Dioscuri. Questa assimilazione comportò una progressiva riconversione dei siti dedicati ai due fratelli della mitologia greca. Cosma e Damiano condividevano con Castore e Polluce il loro essere propiziatori di fecondità. Mentre i fratelli siriani lo erano in virtù della loro arte medica e della loro carità nel curare i mali più gravi, i Dioscuri si distinsero invece per forza e per ardore. La virilità si manifesta nei gemelli greci e nei fratelli siriani in forme differenti, coerenti con la religione politeista e con il cristianesimo.

 

Un culto della fertilità

 

A Isernia, in Molise, esiste dal XII secolo un’eremo dedicato ai santi Cosma e Damiano. Venne edificato sui resti di un antico tempio intitolato al dio Priapo, una divinità protettrice della virilità e della fertilità. Quando il cristianesimo raggiunge le lande molisane, questo ancestrale culto agrario venne inevitabilmente assimilato. Fu così che Priapo fu integrato nelle celebrazioni dei santi Cosma e Damiano, venerati anch’essi quali protettori della fertilità materna e agraria. Fino al XIX secolo questi caratteri peculiari erano evidenti, senza destare scandalo tra il clero e la popolazione. Addirittura erano portati in processione simboli fallici e sulla cupola dell’eremo isernino si trova tuttora una lanterna che ha una forma fallica. Questa tradizione era parte integrante della cultura cittadina, come raccontano i tanti resoconti di viaggiatori che sostarono a Isernia.

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Alfredo Incollingo

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