Addio a Tomaso Staiti, il cordoglio nella destra italiana e milanese

SKMBT_C22013040515470_0005[1]E’ mancato, a Milano, Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse, classe 1932, esponente storico del Movimento Sociale Italiano e colonna per molti anni dell’ambiente della destra meneghina.
Maestro di stile dai nobili natali, si iscrisse al partito nel 1949, dirigendolo successivamente a Milano e Pavia. Divenne consigliere comunale a Milano e parlamentare nel 1970.
Già dalle prime ore di oggi, i ricordi di un uomo che ha saputo dare molto all’Idea sono comparsi su facebook e sui social media. “Aristocratico eretico, cavaliere coraggioso e beffardo – scrive Guido Giraudo – intransigente e sofisticato intellettuale; mai borioso semmai sfottente”. Aggettivi calzanti che descrivono un modo di essere militanti, sia in strada che nelle istituzioni, che la destra italiana negli ultimi anni ha perso.
Di lui si ricordano, fra i tanti pregi, la vicinanza e la promozione dei giovani, l’aiuto ai camerati finiti in galera, la presenza sempre in prima linea anche quando si trattava di opporsi fisicamente all’avversario negli anni cupi.
Dicono alcuni anziani missini, “Staiti era bello, alto, nobile, ma soprattutto era un vero signore”. Il barone nero di Milano.

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Paul Elliott

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