I pensionati italiani si entusiasmano guardando in TV il Grande Fratello Vip e si fidano delle consuete promesse a vuoto di Renzi. Si accontentano di un servizio strappalacrime su qualche Tg in occasione della festa dei nonni e si rassegnano di fronte alla prospettiva di non potersi più curare a causa della crescente mancanza di soldi. In Grecia, invece, anche i nonni scendono in strada per protestare contro il premier Tsipras e la sua politica di lacrime e sangue imposta dalla Troika. In un Paese ormai allo stremo, Tsipras ha deciso di tagliare ulteriormente le già magre pensioni. Che ora vedranno una riduzione tra il 25 e il 55%. Mica male per un governo che si dichiara di sinistra e attento ai problemi sociali . In realtà al governo Tsipras non interessano ma minimamente i problemi e le difficoltà dei greci. Troppo occupato a piegare il capo di fronte agli ordini della Troika, troppo occupato ad accogliere i migranti per ricordarsi delle difficoltà del popolo greco. Ma questa volta sono stati gli anziani a ricordare al compagno Tsipras che con i sempre più magri assegni pensionistici non si riesce a sopravvivere. Così sono scesi in piazza e si sono scontrati con i pretoriani di Tsipras. Ed i poliziotti non si sono inteneriti di fronte all’età avanzata dei manifestanti ma li hanno malmenati e respinti. Al servizio del potere, come sempre, non al servizio di un popolo che ha difficoltà a sopravvivere.
Con questi tagli della pensione molti greci anziani dovranno rinunciare alle cure mediche, dovranno rinunciare ad una dieta alimentare adeguata. Lo sanno, e per questo sanno di aver poco da perdere in uno scontro con le forze dell’ordine. Tsipras continua ad ignorarli perché deve rispondere agli ordini della Troika. Dunque tagli e ancora tagli, disoccupazione e povertà crescente. Sperando che dentiere indignate non diventino anche pericolose. Quanto all’Italia, gli scontri si registrano solo tra anziani impegnati a giocare alla morra. Ma guai a protestare contro il governo e le sue politiche di tagli.
