Dibattito/1. Orsomarso (Azione Nazionale): “Manca luogo di sintesi per la destra plurale”

Fausto Orsomarso
Fausto Orsomarso

Seguo, come sempre , con grande attenzione il dibattito sulla crisi del centro destra e ‘intorno’ alla destra. Evito ad attenti ed attrezzati lettori e commentatori l’analisi o autoanalisi ormai consumata in vari appuntamenti e attraverso diversi e più autorevoli rappresentanti sugli errori del passato e se volete anche del recente presente. Nella cosiddetta diaspora autorganizzata ciascuno di noi, e mi riferisco a quella comune storia di una destra secolarizzata, alleabile e di governo, è stato dove sentiva di stare e ciascuno con sfumature e motivazioni diverse.

Tenendo anche in conto scelte di sopravvivenza politica a varie latitudini di classe dirigente, diverse generazioni di questa destra italiana, compresa la mia, hanno vissuto o sopravvissuto seguendo l’istinto e l’affetto. È mancato e ancora manca il luogo geometrico dove raccogliere i contributi di una destra plurale per farne una nuova sintesi e affidarla alle nuove generazioni che pur non mancano.

È cambiata la società , sono cambiati i fattori di produzione, è cambiata la dimensione , il ruolo e funzione finanche della famiglia, sono cambiati anche i luoghi, i modi e i tempi attraverso cui la politica incide sulle scelte del futuro. In un Paese dove la Prima Carta che regola la nostra convivenza sociale ed economica necessita di un aggiornamento e di un ammodernamento, ciascuno di noi in ragione delle diverse motivazioni sopra evidenziate ha pensato sbagliando che potesse aggiornare da solo o per pezzi, fosse anche con il sentimento, ruolo,contenuti, dimensione politica e umana di una moderna destra italiana utile al centrodestra per tornare a vincere.

Quella destra o la destra moderna buona interprete del proprio tempo , che non dimentica i valori ma diventa attrattiva più delle speranze di un popolo che delle sue paure, esiste forse a sprazzi anche in gesti generosi che superano l’egoismo, ma manca al Paese prima ancora che a ciascuno di noi che a torto o a ragione si sentono i migliori o adeguati interpreti. Non è un problema di percentuali sparse qua o la che anche sommate non risolvono il problema. E neanche credo che agli italiani interessi come e in che modo una comunità di militanti e dirigenti decide di fare i conti con la propria storia magari evitando incontinenza verbale che ci rende complessivamente patetici.

Quando una squadra scende in campo gli ultras tifano per tutta la squadra e non già per i singoli giocatori. Questa moderna destra attrattiva e di speranza cui affidare il governo del Paese rappresenta una necessità soprattutto per il Sud del Paese. Una Destra nazionale, pur apprezzando lo sforzo in chiave patriottica di chi ha gridato una vita prima il nord, garante di maggiore giustizia sociale, merito, moralità manca a questa Italia che ha cancellato sia in termini di rappresentanza che di contenuti il Mezzogiorno dalla agenda di Governo.

Un Sud più moderno e più forte per far ripartire l’Italia intera non può essere derubricato a slogan estemporaneo o a comparsate di improbabili capi di Governo. Un Sud moderno in una Italia Nazione è un progetto politico su cui impegnarsi, per il quale studiare soluzioni diverse dal resto del Paese, su cui investire per la costruzione di un moderno partito che sappia rappresentarlo da Bolzano a Palermo. Nessuna presunzione di analisi esaustiva da parte mia ma la evidente constatazione che manca quel progetto che infiamma i cuori ma soprattutto il cervello. Il rinnovato auspicio e che si trovi il tempo e il modo al più presto, e senza guardare le carte di identità di ciascuno che vuole impegnarsi, per lavorare al progetto. Se c’è il progetto condiviso, solido e percepito come realizzabile i migliori interpreti poi arriveranno , sia in ambito locale che nazionale.

*Consigliere Regionale Calabria, animatore di Azione Nazionale

Fausto Orsomarso*

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