Tarantelle. Carfagna sceglie Napoli e si candida con Lettieri, polemica con Fdi

carfagna maraA Napoli la campagna elettorale fa registrare l’ultima frizione, che pare quasi definitiva, tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ciò accade mentre l’azzurro Gianni Lettieri sigla l’accordo di coalizione con l’ex europarlamentare Enzo Rivellini.

Rivellini, che ha lanciato nei mesi scorsi il progetto politico di “Napoli Capitale” (suscitando il risentimento di Aurelio de Laurentiis in quanto il simbolo della lista era sostanzialmente identico a quello della squadra del Napoli), ha deciso di abbracciare la causa della “rivincita” di Lettieri che, a distanza di cinque anni dalla sconfitta, prova a scippare Palazzo San Giacomo a Luigi de Magistris.

Fratelli d’Italia, però, rimane a guardare insieme a parte del frastagliato arcipelago “destro” che ancora non ha deciso quale strada percorrere verso il voto napoletano. Intanto lo sciglio è dietro l’angolo perché l’ex ministro Mara Carfagna ha deciso di candidarsi a consigliere comunale di Napoli. La scelta “dopo la visita ai bimbi in una palestra di Secondigliano”. Nel capoluogo s’era già candidata, però a consigliere regionale nel 2010, l’anno della vittoria di Stefano Caldoro. Stracciò tutti e si impose con 56mila preferenze nel collegio napoletano. Ora punta all’affermazione, anche perché sono arrivate le critiche.

Edmondo Cirielli, parlamentare salernitano di Fdi, ha incalzato l’ex responsabile del dicastero alle Pari Opportunità: perché non s’è candidata a Salerno, dove pure si vota, invece che a Napoli? La polemica non è (solo) questione di campanile.

A Salerno, infatti, Forza Italia ha prima puntato su Gaetano Amatruda salvo poi ritrovarsi a ranghi serrati attorno a Roberto Celano, ex consigliere provinciale, già consigliere comunale d’opposizione a Salerno. Celano avrebbe dalla sua sondaggi migliori rispetto ad altre soluzioni, sussurrano i bene informati, tra cui quella della candidatura, per Fdi, dell’ex presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone. Attorno a cui, finora, s’è riunita solo Fdi e parte di Noi con Salvini. Questione a parte, quella dei “leghisti” salernitani: dopo un lungo “fidanzamento” con Forza Italia sul nome di Amatruda, i fatti romani e il ritiro del candidato vicino a Caldoro hanno indotto gli organi centrali del partito a convergere sull’alleanza con Fratelli d’Italia. Che però scontatissima non è.

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