L’intervista. Siri (NcS): “La Flat tax? Una cura drastica (necessaria) per l’Italia e il Sud”

FullSizeRenderResponsabile economico di Noi con Salvini ed organizzatore della prima scuola di formazione politica salviniana, eclettico, moderato nei toni ma fermo nei contenuti, plenipotenziario di Matteo Salvini nel centro-sud ma al contempo regista della candidatura di Parisi a sindaco di Milano, Armando Siri è molto più facile trovarlo nel meridione d’Italia, nel tentativo di fare proseliti e spiegare la sua flat tax, che in “Padania”.
Lo abbiamo raggiunto ad Andria in Puglia nella patria dell’olio extravergine d’oliva dopo una due giorni di incontri, convegni e visite presso imprese agro-alimentari del territorio.
Qual è la situazione socio-economica nel meridione e perché il tessuto imprenditoriale del sud dovrebbe condividere le vostre ricette in materia economica?
“Il sud ha grandi comparti come agricoltura e turismo che hanno ancora enormi margini di crescita, senza dimenticare la vocazione industriale di alcune zone specifiche e la logistica portuale che dovrebbe essere il motore trainante dello sviluppo a cui purtroppo questo Governo con la legge di riordino sui porti ha dato il colpo di grazia. Senza le adeguate infrastrutture fare impresa e creare autentico sviluppo economico e sociale  diventa un quotidiano miracolo ad opera di piccoli e grandi capitani coraggiosi. Ritengo intollerabile la carenza infrastrutturale nelle regioni meridionali. Deve essere chiaro che proseguendo cosi, con una tassazione per giunta inaccettabile, la delocalizzazione diventerà un fenomeno inarrestabile”.
Perché nel meridione dovrebbero accettare e quindi condividere le ricette economiche di Salvini e la sua flat tax?
“Perché oggi non possiamo curare un malato di polmonite con una aspirina. Occorre una cura drastica, una vera e propria scossa al sistema fiscale che risollevi il malato che in questo caso è l’economia italiana. Quando sento esultare il governo Renzi per una crescita di pochi decimali penso che siamo alla follia. Noi proponiamo una soluzione già varata in 40 stati con ottimo successo attraverso una tassazione con aliquota fissa al 15%. La flat tax mantiene i criteri di progressività grazie alle deduzioni fisse di 3000€ sulla base del reddito famigliare. Dobbiamo agevolare lo scaglione più basso che oggi paga il 23%, abbassando il carico tributario e semplificando drasticamente il sistema fiscale. Se non si liberano vere nuove risorse da nord a sud il sistema Italia non riparte. Oggi siamo l’unica forza politica che ha una idea concreta e rivoluzionaria per rilanciare il Paese. La flat tax, unita all’eliminazione di alcuni inaccettabili vincoli europei che danneggiano le nostre imprese, in particolar modo nel settore agro-alimentare, ci libererà dalle secche dove ci hanno condotti l’austerità e la poca lungimiranza degli ultimi governi”.
La Flat Tax è una rivoluzione liberale con vent’anni di ritardo dal “sogno berlusconiano”?
“La Flat Tax non è un sogno, ma realtà in tanti Paesi. E comunque meglio tardi che mai, altrimenti continueremo ad esultare per la crescita dei decimali rendendoci ridicoli agli occhi del mondo”.
Come procede il progetto nazionale della Lega di Matteo Salvini? Quando e se sarà varato un nuovo soggetto politico?
“Credo che tutto stia andando nella direzione giusta. Terminate le amministrative la Lega al nord e Noi con Salvini al centro-sud, anche se non tocca certo a me indicare la road map, saranno il vero motore del centro-destra italiano attraverso idee fresche e volti nuovi, nel rispetto di tutte le sue anime attuali. L’accezione centro-destra, per come abbiamo conosciuto la coalizione dal 1994, è in via di trasformazione non senza le difficoltà di ogni cambiamento, ma l’elettorato del centro-destra italiano è ancora vivo e vitale. Ad esso dobbiamo guardare in modo deciso”.
Matteo Salvini può realmente rappresentare il leader nazionale in grado di riportare al successo il centro-destra, seppur sotto forme diverse non paragonabili al passato?
“Salvini, coadiuvato da gente capace in tutto il territorio nazionale, da uomini e donne all’altezza del compito, con senso pratico ed una sana dose di realismo, è capace di veicolare un messaggio vincente e soprattutto che sappia dar voce alle categorie più vessate dalla crisi economica di cui oggi il governo ed il PD se ne infischiano”.

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Lorenzo Di Cosmo

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