I pentastellati sedotti da Soros? I parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno partecipato a due meeting lo scorso dicembre, a Berlino e Barcellona, promossi dalla fondazione tedesca Mercator che fa capo alla famiglia Schmidt e dalla Open Society del finanziere George Soros. Per il quotidiano di via Solferino, che ha pubblicato un articolo di spalla sul Corriere Economia, l’iniziativa rientra in un programma che con una parola inglese si definisce “appeasement” – in italiano significa accomodamento – per avvicinare i possibili interlocutori che verranno eletti nel fronte euroscettico alle prossime elezioni europee. Nel prossimo parlamento di Strasburgo, infatti, la terza forza sarà costituita dai movimenti critici nei confronti dell’Europa delle banche e dell’austerità: dai populisti di Grillo a Syriza in Grecia, fino alle forze di sinistra spagnole.
Agli incontri promossi da Soros e c. hanno preso parte, scrive il Corriere Economia, tra i grillini “hanno aderito l’ex candidato alla presidenza del Senato, Luis Orellana, il capogruppo in commissione ambiente, Mirko Busto”, e i parlamentari Cristina De Pietro, Manlio Di Stefano e Maria Edera Spadoni.
La domanda allora sorge spontanea: che ci sono andati a fare nel salotto intellettuale delle fondazioni ultracapitaliste i parlamentari di Beppe Grillo? Dopo gli slogan “tutti a casa”, si costruisce così una opposizione anti-sistema?
I 5S prendono il posto del vecchio PD, diventano il nuovo partito di sistema insieme alla Lega sostituiscono quelli vecchi. In Italia, come in Europa, nulla cambia con questi partiti.
I 5stalle erano già nati per questo, per chi conosce la loro storia e soprattutto quella della Casaleggio Associati non era difficile da capire, adesso stanno semplicemente venendo allo scoperto dopo aver fatto fessi molti italiani anche di “destra”, ora ritornano all’ovile che li ha prodotti, pronti ad eseguire i nuovi ordini e magari dare l’appoggio decisivo per un governo tecnico assieme a PD e FI.