Heliopolis/16. L’icona di Musk non aiuta a capire i danni del nuovo Patto Stabilità

Un suicidio in grande stile, insomma, portato avanti con eleganza londinese e pragmatismo americano, davanti al quale la firma della revisione del Mes risulterebbe assai piccola macchia

Patto di stabilità Ue

Capirete come, facendo il manager, almeno nello scrivere io non abbia voglia di far di conto; che poi il manager lo faccio nel senso etimologico di origine italiana – maneggiare; qualcosa di bonario ed intelligentemente funzionale. Nulla di anglosassone insomma: prima si guardano uomini e situazioni e poi i numeri.

In questo senso nemmeno interessa sapere con certezza quanto costerà al nostro paese il ritorno del Patto di Stabilità di marca Ue: ad occhio fra i 10 e 20 miliardi di taglio annuale della spesa pubblica. Dal 2028 dovranno essere ben più di 100 miliardi l’anno visto che verranno nuovamente imputati, nell’ambaradan frugal nordico atlantista, gli esosi interessi sul debito gentilmente offerti dal libero mercato targato Yelsen-Lagarde per possedere una “nostra” moneta “pubblica”.
Si perché il governo che, circa un anno fa, prevedevo si sarebbe mosso un pochino alla Tsipras, si sta accollando un parametro del deficit debito/Pil all’1,5% per i paesi pigs con rapporto sopra il 90%. Nemmeno il 3% del 1992 quando avevamo ancora salari da paese industrializzato.
Un suicidio in grande stile, insomma, portato avanti con eleganza londinese e pragmatismo americano, davanti al quale la firma della revisione del Mes risulterebbe assai piccola macchia.
Ora è abbastanza preoccupante il dipanarsi di questo scenario argentino, fatto di Menorah e falso anarco-capitalismo, verso cui lo strano senso del realismo delle nostre classi dirigenti ci sta orgogliosamente precipitando.
Un precipizio senza pensioni, senza sanità, senza nascite, senza alcuna forma di programmazione comunitaria. Un controsenso dell’anima per le destre di governo e le loro radici profonde: di certo sempre più confuse se, dimenticato Pound, l’eroe diventa Elon Musk, il libertario Musk, l’anarco-cap Elon Musk, diventato grande fra spinelli, fecondazioni eterologhe, ma soprattutto finanziamenti pubblici divisi fra Nasa e crediti green alla bolla speculativa chiamata Tesla.
@barbadilloit

Giacomo Petrella

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