F1. Implacabile Verstappen, Leclerc si piazza secondo

Ad Abu Dhabi il campione del mondo centra il 19esimo successo, il monegasco ora corre

Il Gran Premio di Abu Dhabi è l’atto conclusivo del Campionato 2023 di Formula 1.

Sul circuito di Yas Marina, Mercedes e Ferrari – distanziata di quattro punti dai teutonici – si giocano il secondo posto tra i costruttori, nel teatro di un tracciato abbastanza veloce.

La Pirelli mette comunque a disposizione le mescole più morbide della gamma: le C5 (Soft), le C4 (Medium) e le C3 (Hard).

 

Le prove libere

Nelle FP1 del venerdì mattina, sui venti partecipanti, ben dieci sono giovani, tra esordienti e terzi piloti.

La sessione è appannaggio di George Russell sulla Mercedes, in 1’26”072 (Soft); alle sue spalle, il brasiliano dell’Aston Martin Felipe Drugovich – il migliore tra i “giovani” – in 1’26”360 (Soft).

Il pomeriggio, nelle FP2 – sospese due volte, per gli incidenti di Carlos Sainz e di Nico Hulkenberg – vede il primato di Charles Leclerc: il monegasco chiude la sessione scendendo nettamente sotto il minuto e 25”, con il tempo di 1’24”809 (Soft).

Nelle FP3 del sabato, il miglior tempo è ancora di Russell, miglioratosi fino a raggiungere 1’24”418 (Soft).

 

Le qualifiche

Nelle qualifiche, sotto i riflettori, si riaccende il confronto tra Max Verstappen e Charles Leclerc.

L’olandese inaugura le prove cronometrate primeggiando sia nella Q1, in 1’24”160 (Soft) che nella Q2, in 1’23”740 (Soft).

Nella decisiva Q3, al pilota della Red Bull basta il run iniziale per definire la sua posizione: Verstappen segna 1’23”445 (Soft) che non migliorerà più (il secondo giro sarà, infatti, sull’1’23”550), sufficienti a garantirgli la pole position.

Secondo, con una grande zampata finale, si è qualificato Charles Leclerc, in 1’23”584; poi, Oscar Piastri, George Russell, Lando Norris, Yuki Tsunoda, al sesto tempo con l’AlphaTauri.

Non è stata positiva la giornata di Sergio Perez, nono; ancora peggio hanno fatto Lewis Hamilton, undicesimo e Carlos Sainz, mai a suo agio, addirittura sedicesimo.

 

La gara

A Yas Marina, tutti cominciano sulle Medium, eccetto Sainz, Lance Stroll e Valtteri Bottas, invece sulle Hard.

Allo spegnimento dei semafori, Verstappen mantiene la testa su Leclerc, difendendosi dagli attacchi del Ferrarista per tutto il primo giro, mentre Norris sopravanza Russell per la quarta posizione.

Il numero 4 della McLaren sorpasserà presto il compagno Piastri, issandosi terzo.

La conformazione del tracciato – con i due rettilinei e i due allunghi raccordati nella sua prima parte – favorisce la creazione di lunghi trenini, tutti in zona DRS.

Al giro 11, in curva 9 – e dopo due tentativi rintuzzati – Russell sopravanza Piastri per la quarta posizione; Perez, nella tornata successiva, strapperà a Pierre Gasly l’ottava piazza.

Nel frattempo, erano iniziate le soste ai box per il passaggio alle Hard: Fernando Alonso a fine giro 12; Piastri del 13; Norris e Russell, insieme, alla fine del 14.

Per altro, la sosta lenta del pilota della McLaren (5”1 vs. 2”9) aiuta Russell a passarlo in pit lane.

Davanti, Verstappen pitta alla fine del giro 16, Leclerc e Perez del 17: in testa, provvisoriamente, rimane Yuki Tsunoda.

Il giapponese allunga fino al termine della tornata 22, per poi montare le dure: da primo, Tsunoda scende dodicesimo, pur forte di una mescola più fresca per affrontare il secondo stint.

Continua anche il recupero di Sergio Perez: al giro 28, il messicano è quinto, forte della manovra su Piastri.

Norris compie la seconda fermata alla fine della tornata 33 – confermando le dure – copiato nel passaggio successivo da Russell: il numero 63 rientra nono, appena davanti allo stesso Norris.

Leclerc conferma le dure alla fine del giro 35 (anche Hamilton), così come Piastri e Alonso alla fine del 36: sfruttando quel giro in più, al rientro in pista, Hamilton passa Alonso per l’undicesima posizione virtuale, salvo poi l’iberico rispondergli quasi immediatamente.

Ci sono ancora confronti in pista, come il duello tra Piastri, Sainz (partito con le dure, tipologia di mescola riconfermata alla fine del giro 23) e Ocon per l’ottavo posto.

Sergio Perez sceglie ancora le Hard nella sua seconda sosta (fine giro 42) e da secondo scivola sesto, alle spalle di Tsunoda; Verstappen lo imita alla fine del 43, ancora per le dure: al rientro in pista, l’olandese ha mantenuto il vertice.

Nel giro 46, in curva 5, si infiamma il confronto per l’ottava posizione, conquistata da Alonso su Sainz; al giro 47, in curva 6, Perez prova a prendere l’interno di Norris che chiude la traiettoria, facendo si che l’anteriore esterna della Red Bull e quella interna della McLaren si tocchino.

Il britannico taglia la curva ma poi, il giro successivo, il nativo di Guadalajara risolve la pratica e si porta quarto.

Tuttavia, i commissari riconoscono Perez “colpevole” del contatto precedente e gli assegnano cinque secondi di penalità: ciononostante, al giro 54, il messicano passa Russell, per poi provare ad allungare.

Sainz monta la seconda mescola (nello specifico le morbide) alla fine del giro 56 e da decimo scende quindicesimo; lo spagnolo, tuttavia, non finirà neanche la gara.

All’ultimo giro, Leclerc si fa scavalcare da Perez prima della curva 5, nel tentativo di fare da “tappo” e creare un distacco di più di cinque secondi che potesse tenere Russell giù dal podio.

Hamilton prova invece, in curva 9, a strappare l’ottava posizione a Tsunoda ma a centro curva ha un sovrasterzo e si lascia riscavalcare dal nipponico.

Alla fine dei 58 giri in programma, scesa ormai la notte, la bandiera a scacchi saluta la vittoria di Max Verstappen.

Secondo Perez ma i cinque secondi lo fanno scivolare quarto; così, secondo si classifica Charles Leclerc, terzo George Russell, che, di fatto, legittima il secondo posto della Mercedes tra le scuderie (409 punti contro i 406 della Ferrari).

Max Verstappen è stato l’autore anche del giro più veloce, con annesso punto bonus, in 1’26”993 alla tornata 45.

 

Dietro al quarto posto di Perez, si sono classificati Lando Norris e Oscar Piastri; settimo Alonso, ottavo Tsunoda, nono Hamilton e decimo Lance Stroll.

Chiuso il 2023, la Formula 1 affronterà la pausa invernale, in attesa di riscendere in pista per i test del Bahrain, nel Febbraio venturo.

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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