F1. Impazza già il mercato prima del rush finale mondiale

Mancano sei gare alla fine ma le scuderie pensano già a programmare la prossima stagione

La Formula 1 che si appresta ad affrontare l’ultimo blocco stagionale di gare (sei) deve ancora dare molte risposte.

Storie di mercato

In primis dal mercato piloti: la pausa forzata, costretta dalla cancellazione del Gran Premio di Russia, vede tuttavia impazzare le trattative.

Bloccati i sedili delle prime tre scuderie, la McLaren ha ormai dato l’ufficializzazione, in vista del 2023, dell’esordio di Oscar Piastri.

L’australiano affiancherà Lando Norris, prendendo il posto del conterraneo Ricciardo: il numero 3, reduce da due anni (compreso questo) con moltissime ombre e un solo bagliore di luce (Monza 2021) si è visto dare il benservito.

Nonostante la sua (ormai) ex squadra abbia deciso comunque di corrispondergli una buona uscita notevole (secondo alcuni rumori, non inferiore ai 24 milioni di dollari), optando per la rescissione di un contratto valido ancora per un anno, la carriera della classe 1989 (vincitore di otto Gran Premi) non sembra avere grandi prospettive.

In effetti, rimangono essenzialmente pochissimi posti, a seconda dei vari movimenti, con un numero elevatissimo di pretendenti: praticamente un sedile in Williams (probabilmente lascerà Latifi), uno in Haas, uno in AlphaTauri e uno in Alpine; a complicare le cose, il fatto che due di questi sembrino già praticamente bloccati.

Rispettivamente, diverse voci di corridoio hanno parlato dei pochi dettagli che mancano per il passaggio di Gasly in Alpine-Renault (dove formerebbe una coppia tutta transalpina con Ocon) e di un De Vries (reduce dalla brillante gara di Monza, conclusa a punti, alla guida della Williams motorizzata Mercedes) in contatto continuo con il gruppo Red Bull, pur rimanendo questi un “uomo” Mercedes.

 

Tra la pista e il cronometro

In secondo luogo, c’è poi da pensare alla pista: le squadre, infatti, in vista del prossimo evento di Singapore dovrebbero portare l’ultimo pacchetto di aggiornamenti della stagione, concentrati soprattutto sui fondi e sulle ali posteriori.

Dopodiché, il pensiero verrà definitivamente rivolto al 2023, pur tenendo presente la necessità, per regolamento, di dover rispettare il tetto di spesa.

Nel confronto diretto tra Leclerc con la Ferrari e Verstappen con la Red Bull, bisognerà poi vedere se le Rosse riusciranno ad avere un moto di orgoglio; la Ferrari, reduce dalle prestazioni non brillantissime delle ultime settimane (evidentemente il Gran Premio del Belgio non era stato un episodio) cercherà quantomeno di portare avanti, il più possibile, la lotta per entrambe le corone iridate.

Detto questo, potrebbe destare relativo interesse l’ipotesi che qualche altra squadra, magari sfruttando le poche opportunità che dovessero presentarsi, si inserisca nella lotta per il podio, arrivando a fungere da ago della bilancia, sommandosi alle nuove penalità che arriveranno per sostituzioni nella componentistica dell’unità motrice.

Per gli appassionati e gli addetti ai lavori non resta che pazientare ancora un po’: i verdetti che arriveranno via via dai tracciati che si avvicenderanno potrebbero non essere così scontati, arrivando dunque nuovi motivi di interesse a conclusione di un’annata comunque intensa e variamente combattuta.

Lorenzo Proietti

Lorenzo Proietti su Barbadillo.it

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