Sicilia. Il passo di lato di Musumeci. Ora è pronto a non ricandidarsi

Il governatore dell'Isola ha dichiarato che è pronto di rinunciare al bis in nome dell'unità del centrodestra

Nello Musumeci

Nello Musumeci

Nello Musumeci resta alla presidenza. Né un passo indietro, né un salto fuori dal Palazzo. Semmai un “passo di lato”. Nel senso che la ricandidatura a governatore della Sicilia non è più un punto fermo, ma un’opzione nelle mani del centrodestra. E – ancora di più – di Giorgia Meloni, la leader di Fdi, partito nel quale di fatto confluirà il movimento Diventerà Bellissima. “Spero mi si dica presto se non dovessi essere io il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Siciliana e che si giunga presto alla verità. Forse, però, se qualcuno dicesse la verità, il centrodestra pregiudicherebbe la sua vittoria”.

Conferenza stampa dai toni drammatici quella convocata stamani per chiarire il “toglierò il disturbo” trapelato nei scorsi giorni sugli organi di stampa. Un messaggio amaro destinato agli alleati di governo che da tempo lavorano per scongiurare il bis: “Questo fuoco amico – ha incalzato Musumeci – era più preoccupato di delegittimare il presidente della Regione che attaccare le opposizioni. Io divento un presidente discusso dagli alleati e divisivo pur risultando vincente in tutti i sondaggi. E’ un paradosso ma questa è la terra dei paradossi e delle contraddizioni, non dimentichiamo Sciascia e Pirandello”.

Musumeci è pronto dunque a gettare la spugna, senza esserne però convinto fino fondo. “Non è una resa la mia e neanche la voglia di mollare perché io non mi dimetto, ho un impegno col il popolo siciliano che ho assunto quando mi ha eletto cinque anni fa e fino all’ultimo giorno serviro’ la mai regione e il popolo siciliano nei suoi legittimi interessi rimanendo con la schiena dritta con la stesa integrita’ morale con lo stesso entusiasmo del primo giorno”.

Piani per il futuro? “Mi chiedono se voglio o se ho chiesto alla Meloni un posto in Parlamento, a Roma. Io rispondo – ha detto il governatore siciliano – che non svendo la mia terra e il mio popolo per un posto nel Parlamento nazionale. Sono di un’altra pasta. O vengo messo nelle condizioni di raccogliere, nei prossimi cinque anni, assieme ai partiti della coalizione, quello che abbiamo seminato, altrimenti mi metto da parte. Non accetto compromessi, la Meloni non ha mai proposto un baratto del genere. Lei conosce bene la mia moralità e io conosco bene la sua fermezza”.

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