Il M5s si scopre garantista sul “sistema Salerno”

Anni passati a scambiarsi insulti, ora tra De Luca e grillini è tempo di tregua: "Niente strumentalizzazioni, siamo cambiati"

Vincenzo De Luca, foto dalla sua pagina Fb

C’eravamo tanto odiati, per cinque anni forse più. Poi il M5s campano – o meglio, quello “napoletano” – ha riscoperto il garantismo sul cosiddetto “Sistema Salerno“. Proprio nell’ora più buia per il deluchismo, colpito da un’inchiesta della Procura sui presunti intrecci tra cooperative e voti. In altri tempi, sarebbe partita una grancassa forcaiola. Adesso Valeria Ciarambino, capogruppo regionale M5s, predica garantismo. Chiede di non usare le inchieste come una clava contro gli avversari e a FanPage rivaluta il garantismo: “Troppe volte abbiamo assistito ad assoluzioni con formula piena…”

Per Ciarambino, pomiglianese come Giggino Di Maio e di lui luogotenente in Regione Campania, poco importa anche la posizione dei grillini salernitani. Che, con l’ex sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, chiedono – un giorno sì e l’altro pure – le dimissioni dell’amministrazione comunale di Salerno colpita dall’inchiesta. Con parole dure, come al solito e come di costume per il M5s di lotta. Ma a Napoli c’è una tregua e va rispettata. L’alleanza attorno al sindaco Gaetano Manfredi passa, naturalmente, per la Regione Campania. Tra Di Maio e De Luca, e rispettivi attendenti al pezzo, sono volate cannonate. Ora, invece, la consegna è il silenzio. Ciarambino, che di De Luca è stata più che avversaria nemica giuratissima, ora invoca il garantismo. Lo stesso che, per rimanere nell’ambito del deluchismo, è stato negato all’epoca delle “fritture di pesce” all’ex consigliere del governatore Franco Alfieri, oggi sindaco di Capaccio Paestum nel Salernitano.

Di Maio e Ciarambino

Sono cambiata, siamo cambiati”, ha detto Ciarambino a FanPage. Che pure le ha ricordato di stare all’opposizione. Al che, la capogruppo ha ribattuto che è cambiato il ruolo politico della minoranza M5s. Ora si fa costruttiva perché c’è il tema del Pnrr che incombe. “Niente più strumentalizzazioni“, anche se è De Luca. Forse soprattutto se si parla del Grande Avversario.  E poi bisogna pur riconoscere che la maggioranza deluchiana ha teso la mano ai grillini, concedendo a lei – per esempio – la vicepresidenza del consiglio regionale. E ai titoli i grillini, come tutti i parvenu, ci tengono tantissimo. Al punto che ogni nota pentastellata campana è un Autentico Trionfo di Maiuscole, di Funzioni, di Presidenze di Commissioni.

È cambiata l’aria, è tempo di governare. Anche dall’opposizione. A prescindere da quello che si è detto fino a ieri, da quanto accade sui territori. Come si cambia, canterebbe quello, per non morire…

Simone Donati

Simone Donati su Barbadillo.it

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