Il 71° Festival di Berlino: la più grande rassegna di cinema (senza i cinema)

La giuria si riunirà però in un cinema a Berlino per vedere i film sul grande schermo e così le altre giurie che decideranno i premi del Berlinale Shorts (cortometraggi), Encounters (la sezione inaugurata nel 2020 da Chatrian) e Generation. I film vincitori saranno annunciati il 5 marzo

Festival di Berlino

Berlino – In questione non è la Berlinale, ma tutto l’indotto del cinema. Un Festival in fondo è un contenitore che può restare in salute, specialmente quello di Berlino, grazie ai cospicui finanziamenti. Ma quando il settore è in acuta sofferenza, che cosa resta di un evento nato per festeggiare il cinema?

Girare per il Potsdamer Platz – Quartier generale del Festival e della Berlinale stessa – ha del surreale. Guardando il calendario di un anno fa il 24 febbraio 2020 si era al quarto giorno di Berlinale e l’area era pullulante di pubblico, addetti ai lavori e i furgoncini dello Street Food assediati da lunghe file di gente in attesa. Scomparso! Il luogo un anno dopo amareggia per quella desolazione, effetto più truce a firma di questo virus.

Prioritari restano di certo Covid-19 e la sua cura, tuttavia non si può eludere il rammarico pensando alla cultura e alla batosta subita con questa pandemia ancora in corso.

Foto: Denouement – © 2021.

Cultura non sono né i premi, né gli eventi a consegnarli, tutt’al più ne sono emanazione a corredo. Cultura è chi la produce, chi ci lavora e chi investe energie e risorse vitali proprie per renderla fruibile. Cultura è tutto ciò che permette a una società di progredire. Alla luce di ciò proprio il Festival di Berlino si attesta come un inossidabile punto di riferimento, in un momento così drammatico. Proprio perché non si è arreso ma resiliente tenta di aggirare l’ostacolo, fino a reinventarsi con due eventi nello stesso anno. Che significa un doppio sforzo e con le incognite inevitabili, quando si è fuori dal tracciato di una consolidata routine.

La Ministra della Cultura Monika Grütters e i due Direttori del Festival di Berlino, Mariette Rissenbeek e Carlo Chatrian hanno congegnato così un 71° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, con due appuntamenti: uno virtuale per il mercato (1-5 marzo 2021) e l’altro per il pubblico in presenza (9-20 giugno 2021).

Nell’asettico virtuale a fare gli onori di casa – per chi da casa guarderà online i film in pollici – sarà l’European Film Market (EFM), che si svolgerà come mercato digitale. Lo stesso vale per il Berlinale Co-Production Market, il Berlinale Talents e il World Cinema Fund. In questo contesto, ai rappresentanti dell’industria e della stampa verrà presentata la selezione dei film delle sezioni del Festival.

La Berlinale ha anche sviluppato un nuovo concept per la composizione della Giuria internazionale. In questo anno eccezionale, i registi di sei film vincitori dell’Orso d’Oro in edizioni passate, decideranno i premi in concorso. La giuria si riunirà però in un cinema a Berlino per vedere i film sul grande schermo e così le altre giurie che decideranno i premi del Berlinale Shorts (cortometraggi), Encounters (la sezione inaugurata nel 2020 da Chatrian) e Generation. I film vincitori saranno annunciati il 5 marzo.

Tra i giurati che scrutineranno i film del Concorso l’Italia avrà un suo rappresentante importante: il regista Gianfranco Rosi, che con Fuocammare (2016) vinse l’Orso d’Oro della 66° Festival di Berlino. Sarà anche una giuria più indipendente del solito, perché non avrà un Presidente designato a coordinare i colleghi giudicanti.

Alle porte dell’estate dovrebbe esserci invece l’evento vero e proprio più commerciale, con la vendita al pubblico dei biglietti e la stessa cerimonia di premiazione dei vincitori decisi in marzo. Uno speciale estivo con numerose manifestazioni in una decina di sedi coinvolte, in parte all’aperto. Anche se col clima berlinese c’è solo da stare attenti: non è affatto detto che giugno da queste parti sia gradevole e soprattutto asciutto. Dunque anche il pubblico avrà la sua occasione, che significa incassi. Alla edizione dello scorso anno sono stati staccati 330.000 biglietti, cifra che attesta la Berlinale come il più grande Festival del mondo per il pubblico.

Foto: Denouement – © 2021.

La Ministra della Cultura Grütters ha elogiato questa pianificazione come un “segnale di partenza”.

Il riferimento va al considerevole contributo finanziario che il Commissario del Governo Federale per la cultura e i media (BKM – Filmförderung) sta fornendo per la 71° Berlinale. L’ente ha confermato il sostegno ricevuto lo scorso anno, per un importo pari a 10,2 milioni di euro. Inoltre, i rischi legati al Corona e i costi aggiuntivi quest’anno sono stati assorbiti sempre dal BKM per rendere possibile il festival cinematografico anche in condizioni difficili. A tal fine, nel programma ausiliario varato come Neustart Kultur è disponibile un ulteriore importo in milioni a doppia cifra sui cui poter contare. Fondi che sono sempre elargiti a commisura dei volumi del 2019, prima del disastro.

Non va tralasciato in questa sede l’impegno aggiuntivo del Governo Tedesco per l’Industria cinematografica nel suo insieme, parlando di un programma di stanziamento pari a 196 milioni di euro scialuppa per il settore. Soldi che andranno ai futuri programmi cinematografici, al finanziamento dei film, alla distribuzione e a rimpinguare il fondo per i fallimenti di film con produzioni varate e morte o per le serie TV. L’aiuto così ha quasi raggiunto il livello di finanziamento annuale stabilito per l’indotto: con 214 milioni di euro destinati di default. Il quesito resta aperto per le sale invece: distribuire i film a chi? Qui si continua a parlare dei prodotti, ma non dove consumarli. Da novembre scorso i cinema rimangono chiusi e senza rosee prospettive, per il lockdown duro imposto dalla Cancelliera Angela Merkel e prorogato al 7 marzo.

Che ossimoro la Berlinale in virtuale. Il Festival più grande del cinema, ma senza i cinema.

Salvatore Trapani

Salvatore Trapani su Barbadillo.it

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