SuperMario\36. Salvini: “Quanto mi preoccupa Meloni all’opposizione? Zero”

Il leader della Lega a Cartabianca: "In questo momento così eccezionale il bene dell'Italia viene prima dell'interesse della Lega"

Matteo Salvini va in tv e licenzia Arcuri. Subito dopo non lesina garbati attacchi all’alleata Giorgia Meloni alla cui scelta di starsene all’opposizione del governo Draghi, oppone- nemmeno troppo tra le righe – il “coraggio” di fare qualcosa per il proprio Paese in uno dei momenti più drammatici della sua storia.

Intervistato da Bianca Berliguer, Salvini, a proposito del supercommissario Domenico Arcuri, ha affermato:

Arcuri è stato commissario alla riapertura delle scuole e ci rimangono i banchi a rotelle, è stato commissario dell’Ilva e l’Ilva tra un mese e mezzo rischia di tirar giù la saracinesca, commissario ai vaccini e siamo in un ritardo clamoroso. Sulle mascherine non so quante inchieste di quante Procure su danni da centinaia di milioni sono aperte, penso che in qualsiasi azienda privata chi ha ottenuto una serie di insuccessi come questi verrebbe messo da parte.

Nessun aut-aut col governo, però: il leader della Lega si affiderà alle scelte del presidente:

Ho totale fiducia nel presidente Draghi che farà le sue valutazioni. Se deciderà di confermarlo? Rispetterei le sue decisioni ma mi faccia dire che a occhio non vedo grandi riconferme.

Quando il discorso si sposta sulla posizione di Fratelli d’Italia, Salvini è categorico:

La preoccupa Meloni all’opposizione? Zero. In un momento grave come questo faccio calcoli di partito o mi occupo di aiutare il Paese? In questo momento per me il bene dell’Italia viene prima dell’interesse della Lega. Rispetto le sue scelte non mi permetto di dare consigli, semplicemente di fronte alla mia coscienza di italiano prima di segretario della Lega, di fronte a un momento così eccezionale con morti, feriti, licenziamenti, aziende che chiudono, preferisco rimboccarmi le maniche e dare il mio contributo che stare alla finestra dicendo quello che non funziona.

Quindi ha concluso sul tema:

Abbiamo il ministero dello Sviluppo economico che si occupa di aziende, quello della disabilità e ci sono 6 milioni di italiani che hanno sofferto. Per un bambino autistico o con problemi di vista e udito, la didattica a distanza non esiste. Io sono felice di mettermi alla prova su questi temi.

Careca

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