SuperMario\2. Draghi ha accettato l’incarico: “Ho fiducia nei partiti”

Il M5s si spacca. Di Battista suona la carica del no: "Lo sostenga il centrodestra, noi mai con l'estabilishment"

Mario Draghi

Mario Draghi è salito al Quirinale e subito dopo il colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha incontrato il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. Il premier in pectore ha iniziato il suo giro e corrono già i primi nomi del toto-ministri. Su tutti, si fa il nome di Fabio Panetta. Draghi ha accettato l’incarico e adesso dovrà tentare di ottenere la maggioranza in Parlamento.

Intanto l’ex governatore della Bce ha dichiarato:

La consapevolezza richiede risposte all’altezza della situazione. Ed è con questa speranza e con questo impegno che rispondo positivamente all’appello del presidente della Repubblica. Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani dei cittadini, rilanciare il Paese sono le sfide. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Unione europea, abbiamo l’opportunità di fare molto per il nostro Paese, con uno sguardo attento alle giovani generazioni e al rafforzamento della coesione sociale. Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, espressione della volontà popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e con essa la capacità di dare una risposta responsabile e positiva all’appello del presidente della Repubblica”

 

 

Risposte in tal senso non ne arriveranno dal Movimento Cinque Stelle. Alessandro Di Battista suona la carica e ribadisce il suo “no” a ogni governo che sia dei tecnici e non espressione della politica. In un intervento su Tpi ha invitato a sostenerlo “i partiti dell’estabilishment”, su tutti Forza Italia:

Quel che penso è che il governo Draghi lo debbano votare, semmai i rappresentanti dell’establishment. Lo voti la Meloni che ha già detto sì, in passato, a governi tecnici e a leggi Fornero. Lo voti mezzo Pd che ha lavorato incessantemente per buttare giù Conte. Lo voti Salvini, ennesimo pezzo di arredamento del “sistema” mascherato. Lo voti Renzi, mero esecutore di ordini altrui. Lo voti FI”.

Alemao

Alemao su Barbadillo.it

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