Potenti (Lega): “Il ddl Zan: introdurre reato senza presupposto giuridico è da regime dittatoriale”

La protesta dell'esponente del Carroccio

No al ddl Zan

Manfredi Potenti, Lega
Manfredi Potenti, Lega

“L’onorevole Zan, relatore del ddl sull’omotransfobia, da un lato viene in Commissione ed in Parlamento a predicare aperta collaborazione e ricerca di una piena condivisione con le opposizioni, dall’altro si vanta sui social per essere riuscito a ‘tenere intatta la legge avendo questo intendimento sin dall’inizio’, evidentemente rivelando le sue reali intenzioni su questo percorso legislativo. Il suo testo non va: considerazioni concordanti espresse proprio in queste ore da molti commentatori e dalla dottrina ritengono che introdurre un reato senza definirne il suo presupposto giuridico è tipico dei sistemi totalitari. In uno Stato di diritto vige quello che viene invece definito principio di legalità, in virtù del quale il cittadino ha diritto di sapere quali siano le conseguenze del suo comportamento – soprattutto se si tratta di conseguenze di carattere penale – prima del processo e non al processo. Il contrario è tipico delle dittature”. Lo ha dichiarato in Aula l’On. Manfredi Potenti (Lega), membro della II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, nel corso della discussione generale sulle misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Manfredi Potenti

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