Politica. Nella Lega si fa largo (con il senatore De Vecchis) la tentazione del socialismo tricolore

FORTUNATO DEPERO “TORNIO E TELAIO”

La coalizione degli italiani ha una forte anima sociale. A differenza del centrodestra classico – quello assemblato da Silvio Berlusconi nel 1994 – l’attuale fronte conservatore ha una rilevante anima laburista. Nel governo giallo-verde questa visione ha portato a concretizzare leggi come “Quota 100” e a mettere in campo una attenzione particolare alle crisi occupazionali e aziendali, con l’impegno diretto dell’allora sottosegretario Claudio Durigon, già sindacalista Cisnal.

Un nuovo socialismo tricolore

Una visione di chiara matrice sociale è stata espressa recentemente in Senato dal parlamentare della Lega William De Vecchis, con un intervento nel quale ha difeso le ragioni quota 100 e ha criticato le liberalizzazioni dei governi di centrosinistra che hanno generato appalti e sub-appalti forieri di concorrenza sleale nonché con risparmi sulla sicurezza sul lavoro.

De Vecchis ha parlato anche di sicurezza sul lavoro e dignità dei lavoratori e contro la delocalizzazione: da qui si registra un incontro di tendenze europee. Da un lato i lavoratori considerano politicamente distanti dalle loro istanze i partiti di sinistra (come il Pd), dall’altro i partiti di destra popolare, come Lega e Fdi, difendono le richieste di questa categoria, penalizzata dagli scenari della globalizzazione.

Non è un caso che De Vecchis abbia in parlamento rivendicato “la marcia del lavoro” del 16 novembre a Fiumicino: la Lega sarà in piazza per difendere  62 operai Opel che saranno licenziati “perché l’azienda delocalizza”, ha detto il parlamentare della salviniano.

A dieci anni dalla scomparsa di Giano Accame – a cui il figlio Niccolò e Marcello De Angelis hanno dedicato un libro-gioiello – le idee della destra sociale e dalla riconnessione del popolo con un’area politica che superi virtuosamente il conflitto tra capitale e lavoro si fanno strada, aggiungendo alle frecce dell’area di centrodestra quella di un laburismo nazionale, che – con pragmatismo – si pone il tema del miglioramento delle condizioni dei lavoratori italiani, mentre la sinistra è concentrata sulla difesa degli interessi delle lobbies e delle banche.

Antonio Fiore

Antonio Fiore su Barbadillo.it

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