Politica. Salvini carica il popolo leghista a Pontida e cita la Thatcher e Enzo Ferrari

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Simboli per una lotta contro i poltronisti del governo governo Conte Bis. Da Maggie Thatcher a Giovanni Paolo II, passando per Oriana Fallaci (scomparsa esattamente 13 anni fa, il 15 settembre del 2006), al giudice ragazzino Rosario Livatino, finendo a Enzo Ferrari. Con un ricordo anche di Leopardi: nel discorso a Pontida, Matteo Salvini della Lega indica il suo Pantheon e lo condivide con i migliaia di leghisti sul prato. La lady di ferro è la dimostrazione che “non può esserci libertà, senza la libertà economica”, la Fallaci, “i cui libri meriterebbero di essere obbligatori a scuola” è invece l’opposto di Carola Rackete, “una viziatella comunista”. Ecco Rosario Livatino, giudice consapevole del fatto che: o si fa il magistrato o si fa il politico. Definito “martire della mafia”. Nel capitolo santi torna invece Giovanni Paolo II, che pensava a una Europa cristiana. Infine Enzo Ferrari, il patron della Ferrari, che seppe dire no alla proposta di senatore a vita, “perché non era un parassita”.

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