Il commento. La crisi di governo? Effetto del non superamento del parlamentarismo

Lo schema della Repubblica (parlamentare) italiana
Lo schema della Repubblica (parlamentare) italiana

Premessa: prendo il suffisso “ismo” come indice di patologia, degenerazione e sclerotizzazione di un fenomeno. Il parlamentarismo della Repubblica italiana dal 1993 è l’uso del sistema parlamentare e delle sue procedure – con ruolo arbitrale e centrale del Presidente della Repubblica nelle fasi di crisi dell’esecutivo – al fine della conservazione del conglomerato di rendite di posizione createsi e consolidatesi nel corso dei decenni passati (il c.d. “establishment”). Una sorta di sistema di congestione congegnato al fine di far sì che nulla di sostanziale cambi. Nulla che possa alterare l’intrico di corporazioni e clientele che, come una ragnatela, irretisce ogni concreta possibilità di decisione, intervento e trasformazione della nostra realtà economica e sociale. Un sistema parlamentare senza più coerente e solido sottosistema partitico non ha più bussole interne e meccanismo omeostatico che lo autoregoli. Diventa ostaggio del groviglio corporativo-clientelare esterno alle istituzioni. E niente davvero muta, si trasforma. Semmai tutto declina, lentamente. Inesorabilmente. Comunque, tranquilli: ad ogni “nuovo” governo riparte la narrazione del cambiamento, del rinascimento in atto. Poi, passato il quarto d’ora, si riparte con la sceneggiata, tra melodramma e soap opera. E la recita continua, in TV e sui social. Con il parlamentarismo il sistema decisionale si riduce ad un gioco di ruolo in cui il mastermind sta altrove. Una buona parte di cittadini vi partecipa, grida pro qui e contro la, e avanti così. Ma il disincanto intanto cresce, e sotto sotto corrode fiducia e speranza. E forse un giorno non ci si accontenterà più di esorcizzare l’insoddisfazione e il disagio con la formula “crisi della democrazia”. Potrebbe non bastare più a risollevare le sorti di una forma di governo che a parole tutti vogliono difendere e che nessuno vuole difendere e che nessuno realmente fa funzionare. Solo se davvero decide ed opera dal basso verso l’alto, la democrazia vive.

@barbadilloit

Danilo Breschi

Danilo Breschi su Barbadillo.it

Exit mobile version