Destre. Addio a Franco Pontone, galantuomo e primo sostenitore dei giovani postfascisti

Franco Pontone durante un intervento
Franco Pontone durante un intervento

E’ morto all’età di novantadue anni Franco Pontone, storica figura della destra italiana. Nato a Napoli, iniziò il suo impegno politico negli anni Sessanta, aderendo prima alle organizzazioni giovanili universitarie poi al Msi-Dn, con il quale fu eletto consigliere comunale del capoluogo partenopeo nel 1975, guidando l’opposizione della destra all’amministrazione del sindaco comunista Maurizio Valenzi. Cinque anni dopo divenne consigliere regionale della Campania e poi segretario regionale.

Nel 1987 entrò per la prima in Parlamento come senatore, rimanendo a palazzo Madama ininterrottamente per sette legislature fino al 2013. Nel suo impegno al Senato vale la pena ricordare il disegno di legge per istituire la Festa dei nonni, approvato nel 2005. Dal punto di vista politico, attraversò tutta l’evoluzione della destra, passando ad An, dove assunse la carica di tesoriere, quindi al Pdl. Seguì per un breve periodo Gianfranco Fini nell’esperienza di Futuro e libertà, prima di far ritorno al Pdl.

Tesoriere di An

A lungo ebbe i cordoni della borsa del partito e con un garbo antico vinse la sua parsimonia per sostenere economicamente le manifestazioni della destra giovanile e i raduni degli universitari del Fuan-Au, che divennero mentre la partitocrazia si divorava un mondo i soli luoghi di formazione per tanti ragazzi (ora molti sono in parlamento ma tanti sono dei top player nelle professioni). Da Palena a Viareggio passando per Atreju. Questo merito storico è un indiscusso punto di forza nella memoria militante di Franco Pontone. ***

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