La Meloni ha stabilito le priorità ideali della campagna elettorale delle Europee, senza nemmeno risparmiare qualche stoccata alla Lega. Per Fratelli d’Italia va ricucita l’identità nazionale riequilibrando le occasioni di sviluppo e riportando il Mezzogiorno al centro dell’agenda politica. Porte chiuse al reddito di cittadinanza (“gli unici a trovare lavoro saranno i navigator, disoccupati assunti per cercare occupazione agli altri”) e stop alle autonomie.
Al tavolo con la Meloni, insieme al padrone di casa Edmondo Cirielli, deputato e questore alla Camera, anche il neoeletto governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio e il responsabile di Gioventù Nazionale Fabio Roscani. In platea parlamentari e quadri Fdi tra cui Giovanni Donzelli, Carlo Fidanza e Antonio Iannone. Folta delegazione di amministratori locali e volti noti del centrodestra campano e salernitano, tra cui Michele Sarno, l’avvocato che assiste da anni l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini.
Assente Caio Mussolini, che era a Dubai e di cui si parla come uno dei candidati forti alle Europee proprio nel collegio del Sud Italia.