Politica. Il Pli “rompe” l’asse Lega-M5S: “Salvini sia leader dei moderati”

Il Partito liberale conferma l’alleanza con la Lega ma scomunica l’alleanza con il Movimento Cinque Stelle. La posizione del Pli è stata sancita dal consiglio nazionale del partito che s’è tenuto nel fine settimana appena trascorso a Palermo. I liberali, che avevano presentato loro candidati nelle liste della Lega, hanno confermato il rapporto stretto con il partito vicino a Matteo Salvini ma si dichiarano completamente estranei al Movimento Cinque Stelle.

Nel documento licenziato dall’assemblea e riassunto in una nota, il Pli fa sapere che  “il liberalismo è radicalmente l’opposto della politica incolta, dilettantesca, populista e neo statalista del M5S”. Ma non basta così: “Il Pli ribadisce la propria alleanza con la Lega ed auspica che quanto prima possa terminare l’esperienza disastrosa dell’attuale Governo di necessità per tornare alle urne con una forte coalizione di liberali e conservatori”.

Per questo la conclusione è presto tratta: “È auspicio dei liberali che la Lega, abbandonando al più presto un’alleanza innaturale con i pentastellati,  assuma il ruolo di forza trainante dell’area moderata, maggioritaria nel Paese, valorizzando il ruolo del PLI quale componente che guarda al mondo produttivo industriale e dei servizi, alle professioni, al commercio, all’artigianato, al turismo e possa divenire referente di una borghesia avanzata, che ritrovi l’ambizione di essere protagonista attiva di un progetto politico nazionale competitivo, nell’ambito del rilancio della prospettiva di istituzioni europee rinnovate, che puntino al rilancio del progetto degli Stati Uniti d’Europa”.

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