Il punto (di P.Buttafuoco). Se Cottarelli (il vice Littizzetto) studia da prossimo MarioMonti

Carlo Cottarelli, ex Fmi
Carlo Cottarelli, ex Fmi

Guido Crosetto segnala la verve social di Carlo Cottarelli, l’economista – ma ormai è una sorta di vice Luciana Littizzetto nella trasmissione de sinistra di Fabio Fazio su Rai1– ed è giusto prenderne nota.
“Notate la differenza”, avverte Crosetto, “tra i tweet di qualche mese fa e questi”.
E, in effetti, il cinguettio domenicale di Cottarelli (con oltre duemila like fino a ieri), merita attenzione. Eccolo: “Stasera vado a #chetempochefa. Mi perdo pure InterMilan. E poi che canto? C’è solo il surplus? Amalo pazzo surplus amalo? Chi non salta scialacquone è, è? Mannaggia. Cuore neroazzurro (assente ingiustificato).”
Crosetto che la sa lunga, la spiega bene: serve a “creare un’immagine più popolare e meno tecnica; si sta costruendo a tavolino il futuro Monti”.
Una strategia di comunicazione, dunque, questa del Costarelli (copyright di Mario Giordano) nell’affollarsi di comparse nel teatrino della sinistra – o centrosinistra che sia, in innesto tecnocratico – in cerca di un leader, simpatico il più possibile, pronto a fronteggiare, pur da Mario Monti versione giovanile, l’attuale egemonia dell’invincibile pop dei Di Maio e dei Salvini.
Una sorta di pop contro pop il cui precedente – urge ricordarlo – ebbe a guaire nell’altra trasmissione cult della tv di lotta e di élite, ossia le “Invasioni Barbariche” di Daria Bignardi su la7. Accadde quando al Mario Monti nella versione originale – per aiutarlo a vincere contro Dudù, ‘u canuzzo di Berlusconi – gli venne messo sulle ginocchia un incolpevole barboncino e lavorare così all’operazione simpatia.
Il risultato – lo ricordate tutti, giusto? – fu politicamente catastrofico. Esteticamente imbarazzante. Caninamente disperante se si pensa che Dudù, quantomeno, s’è fatto i selfie con Vladimir Luxuria e ha giocato con l’altro Vladimir, e cioè Putin, mentre del povero bau di Monti non si ebbe, già da subito, notizia. Né tecnica, e neppure popolare.
Ne deve fare di tweet, Cottarelli, prima di potersi dire pop.
Il futuro Monti possibile, fatto a tavolino – sia quello della Bignardi ieri, come quello di Fazio oggi – sempre e solo uno resta: il famoso Rigor Montis. (
da Il Tempo del 23 ottobre 2018)

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