Romeo e Giulietta hanno cinquanta anni. Il film di Zeffirelli e la ribellione dei cuori

Olivia Hussey e Leonard Whiting in Romeo e Giulietta

Il più bel film sull’arte di Shakespeare.  Sono trascorsi cinquanta anni dal 1968 in cui Franco Zeffirelli  firmò ‘Romeo e Giulietta’.  Oggi, nelle sue lezioni, un prof non può non far ammirare agli studenti questa magia cinematografica, una magia che non dimostra mezzo secolo di vita. E un prof non può non insegnare che due giovani attori sconosciuti personificarono la rivoluzione dei cuori in quel 1968 contestatario che non aveva voglia di rileggere Shakespeare.

Quasi trenta anni fa uno scrittore milanese  raccontò due combattenti. Il repubblicano fascista si chiamava Romeo. La partigiana comunista aveva come nome di battaglia Giulietta. Nel 1996, Leonardo Di Caprio fu Romeo post-moderno coinvolto dagli affari di famiglie in conflitto, dentro una città allucinata dove al posto delle stilettate c’erano i colpi di pistola. Insomma i personaggi della tragedia inglese ci hanno sempre raggiunto, non ci hanno più lasciato. Ora  a Pienza l’esposizione ‘What Is Youth’ celebra il cinquantenario di un fil cult mostrando le foto, i costumi, la location zeffirelliana, il meraviglioso palazzo Piccolomini.

Fu intensa la collaborazione di Nino  Rota, di Masolino d’Amico, Franco Busati, Pasquale de Santis e Danilo Donati, di chi partecipò al raggiungimento di un trionfo internazionale. Un successo che ritrovò una diversa idea della giovinezza in quel 1968 agitato. Con un’attenzione filologica unica e con un coraggio artistico che non colloquiava a Sinistra, l’opera disegnava sullo schermo gli italici tormenti;  i Capuleti e i Montecchi come ultras medievali; la bellezza della poesia del fedele e Mercuzio; e il saggio potere del principe, “per qualcuno che sarà perdonato, per qualcuno che sarà punito.”

La mostra torna su un film nato in una stagione in cui tutto era politica   per i giovani; un’opera filmica nata per  mostrare la giovinezza che brucia tutto per inseguire il destino scritto nel proprio cuore. Sotto il loggiato del palazzo Piccolomini ci sono le grandi foto di attori che ridanno vita ai cuori shakespeariani.  E con i costumi esposti, ecco la scena del ballo in casa Capuleti, i suonatori, le maschere, la gioventù sorridente, la musica di Nino Rota arricchita dalle parole di Elsa Morante, autrice del testo italiano della sublime canzone ‘What Is Youth?’

Abbiamo conosciuto tanti Romeo e Giulietta. Tuttavia, Olivia Hussey e Leonard Whiting, gli attori di Zeffirelli, nell’immaginario pubblico rimasero per sempre gli storici innamorati di Verona. I due non ebbero altre esperienze cinematografiche dello stesso livello artistico  e dopo vissero dei riflessi di un film inteso come modello di ribellione dei cuori nel caos della ribellione politica di un tempo.

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Renato de Robertis

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