Insomma, a Instabul è una catastrofe. Qui da noi, in tutt’altro contesto, spira l’aria (poco) quieta che preannuncia la tempesta.
Così Di Maio, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, mette in chiaro la questione: “Se qualcuno vuole usare i mercati contro il governo, sappia che non siamo ricattabili”. La discesa in campo del socio di maggioranza del governo gialloverde non è un diversivo per contendere al (rumoroso) socio di minoranza Salvini le prime pagine dei giornali. Anche perché, a dirla tutta, erano stati i leghisti a paventare quella che i giornaloni già profetizzano quale “la tempesta perfetta”.
L’autunno, perciò, è alle porte. La destabilizzazione dello scenario mediorientale con il traballare dell’economia turca e, dall’altro fronte, la possibilità di un attacco (l’ennesimo) all’Italia.