Se Grillo è pronto a chiedere la sua espulsione dal Movimento, voci che parlano di possibili scissioni arrivano anche dalla parte degli eletti “dissidenti”, quantificati in una quarantina e, forse, incoraggiati dal risultato deludente delle amministrative. Il Senatore Marco Scibona, intanto, smentisce la possibilità di decisioni prese autonomamente da gruppi frondisti: “Ci adeguiamo e ci adegueremo a quelle che saranno le decisioni della maggioranza – dichiara l’esponente 5 stelle – E’ uno di quei casi in cui si prendono decisioni di gruppo e non singolarmente”.
Non è la prima volta che l’ex-comico genovese minaccia espulsioni a seguito di dichiarazioni ritenute inappropriate rilasciate alla stampa e il rapporto tra i media e il partito si è da sempre caratterizzato per una profonda diffidenza che, anche nel periodo di campagna elettorale, aveva spinto gli attivisti a preferire grandi manifestazioni di piazza ai dibattiti dei salotti televisivi. Questo modus operandi sembrava destinato a un superamento dopo l’annuncio di un corso di formazione per preparare i parlamentari ad affrontare le arene dei talk-show ma, evidentemente, la possibilità di accesso diretto degli eletti alle telecamere tv sarà destinato a rimanere a lungo una croce.