Il caso. Gioventù nazionale: “Le trascrizioni di paternità per due padri (a Crema) sono una forzatura”

piazza-Duomo-vista-dallalto[1]Dopo Torino e altre città maggiori, anche in alcuni centri più piccoli sono arrivate le iscrizioni di paternità “omosessuali”, che prevedono l’assegnamento di due padri o due madri ai neonati, in virtù di sentenze e leggi straniere, non in vigore in Italia. A farlo notare è la sezione di Gioventù Nazionale di Crema, comune dove il sindaco ha appena dato il via libera a questa pratica. “Chi ha tutelato il diritto alla libertà della madre  naturale di riconoscere i figli che ha portato in grembo per 9 mesi costretta a questa umiliazione e moderno strumento di schiavitù dell’uomo sull’uomo, figlia del turbocapitalismo liberale? Chi tutela il diritto dei due nascituri ad avere un padre ed una madre come sarebbe opportuno per ogni bambino e di crescere all’interno di una famiglia tradizionale, pietra fondante della nostra Patria?”.

Il movimento giovanile di Fratelli d’Italia prosegue “il sindaco di Crema  trascrivendo una sentenza straniera e forzando la legge Italiana, seppur in buona fede, ha trasformato in “diritto negato” un capriccio borghese che umilia la donna. Di questo avviso non siamo solamente noi di Gioventù Nazionale, ma è notizia di questi giorni che proprio sul tema dell’utero in affitto il collettivo LGBT di Bologna si è spaccato risultando nella cacciata di Arcilesbica che, come noi, ritiene che forzare la legge sdoganando la pessima pratica dell’utero in affitto sia schiavismo e maschilismo”.

La polemica infuria in tutta Italia.

@barbadilloit

Ernesto Chevanton

Ernesto Chevanton su Barbadillo.it

Exit mobile version