Consigli (non richiesti) alle destre. A quali condizioni i patrioti vanno al governo?

Matteo Salvini e Giorgia Meloni
Matteo Salvini e Giorgia Meloni

La politica è ridotta ad una sottomateria della contrattualistica. Un punto, due punti, tre etti di lavoro, due di finanza… Dopo settimane di teatrino i lettori di Barbadillo ci danno un mandato esplorativo. Vogliono sapere a quali condizioni i patrioti di Fratelli d’Italia e i sovranisti della Lega andrebbero al governo. La domanda è specifica e non strumentale. Non andremo dunque a leggere il programma del centrodestra ma vorremmo conoscere quali sono le colonne d’Ercole che i meloniani e i salviniani non intendono superare per arrivare a Palazzo Chigi. E poi è indispensabile comprendere come declinerebbero i grandi temi della campagna elettorale con poteri di governo: cosa farebbero sull’Europa? Quali trattati vorrebbero rivedere o ridiscutere? Su Siria, Libia e Nord Africa quali politiche? Con Putin e Trump equivicinanza o allineamento al moralismo europeo?

Questi sono solo alcuni temi che andrebbero scandagliati. E riteniamo che la Meloni, in primis, avrebbe un innegabile vantaggio puntualizzando il perimetro possibile di una eventuale alleanza di governo. Di fatto siamo in campagna elettorale permanente – come dimostra l’attivismo di Salvini – e la Fiamma di Fdi dovrebbe cercare quante più occasioni possibile per dare forma ad una proposta realista di governo per l’interesse nazionale.

Di contro, se l’andare al Palazzo Chigi configurasse una serie di striptease sui punti cardine, allora la scelta di posizionarsi all’opposizione sarebbe coerente con la ricostruzione di un fronte nazionale in grado di affrontare le sfide della modernità. Insomma, basta retorica e battute. Possiamo sapere quali sarebbe le cinque priorità per la Meloni e Salvini al governo? Quali i cinque punti inaccettabili in un eventuale dialogo con i 5 Stelle o con altri insorgenti responsabili?

@barbadilloit

***

*** su Barbadillo.it

Exit mobile version