Consigli (non richiesti) per le destre. Ora Fdi scelga i capigruppo dalla Generazione Atreju

fratelli-ditalia-1È un’opportunità da non mancare. La destra italiana, in particolare quella post-An che si riconosce in Fratelli d’Italia, ha la possibilità di marcare un punto di partenza importante. Quasi cinquanta tra deputati e senatori eletti in Parlamento rappresentano un patrimonio da non disperdere ma, anzi, da valorizzare facendo sì che il 4-5% di questa tornata, alla prossima possa trasformarsi in una percentuale ancora più importante.

Abbiamo accolto con soddisfazione l’approdo in Parlamento di tanti ragazzi (al di là della freddezza dell’anagrafe) della Generazione Atreju. Quasi tutti esordienti in Parlamento eppure non ce n’è uno che non venga dalla militanza politica, dalle “sezioni”, dalla gavetta delle cento e più campagne elettorali. A differenza del giovanilismo e del nuovismo M5S, il personale politico e dirigenziale di Fdi è formato da gente culturalmente e politicamente strutturata. Non c’è improvvisazione, c’è una classe dirigente che si riconosce completamente in Giorgia Meloni, preparata e affamata di dire la sua, che ha l’occasione storica di rappresentare le istanze, i temi, le battaglie della destra contemporanea.

È un vero patrimonio, dunque, da non disperdere né sciupare. Come fare a valorizzarlo? Così come si insegna ai bambini a nuotare utilizzando quale unico metodo affidabile quello di lanciarli in acqua, così bisognerebbe lanciare gli “juniores” nel vivo dell’azione politica a dimostrare il loro valore. Sarebbe interessante, allora, pensare di affidare loro le responsabilità con le quali meritano di confrontarsi. Sarebbe utile, a questo scopo, affidare alle nuove leve la rogna dell’incarico di capigruppo, alla Camera e al Senato.

Qui a Barbadillo amiamo le metafore calcistiche perché del calcio facciamo metafora della vita. Una squadra equilibrata e vincente s’affida all’entusiasmo dei “ragazzi” e alla sapienza dei veterani che, dietro le quinte, mantengono gli equilibri dello spogliatoio e trasmettono ai compagni di squadra più giovani i trucchi del mestiere. La presenza preziosa dei “grandi” consente ai giovani di tirare in porta e far gol, tutti insieme portano la squadra sempre più in alto in classifica. All’allenatore, in questo caso a Giorgia Meloni, tocca prendere le decisioni che consentano alla sua squadra di tenere al meglio il campo e così di poter vincere.

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