Il caso. La Lega elegge Tony Iwobi: sarà il primo senatore di colore della Repubblica

27858161_861096747396702_1666879774025241181_n“Amici, è con grande emozione che vi comunico che sono stato eletto Senatore della Repubblica!”                                                                                                            Ed in questo caso non si tratta di un senatore qualunque: Tony Iwobi,imprenditore nato in Nigeria ma residente in Italia dall’età di ventidue anni, è infatti il primo uomo di colore a sedere su di uno scranno a palazzo Madama. Una notizia che al tempo nel tempo del villaggio globale non dovrebbe destare stupore alcuno, se non fosse che Iwobi è stato eletto nella lista della Lega di Salvini, lo stesso partito dipinto dagli avversari come xenofobo e razzista.

Non solo, per volontà dello stesso Salvini, il neosenatore leghista è dal 2014 responsabile del dipartimento immigrazione del Carroccio. Per gli avversari, un’insanabile contraddizione, un altro slogan cui ha abboccato anche il calciatore Mario Balotelli che lo ha attaccato sui social.

Raggiunto subito dopo il risultato elettorale dal Fatto Quotidiano, Iwobi non ha esitato a dichiarare “Sono di colore e sono della Lega, e allora? Se crede che le due cose siano in contraddizione, si sbaglia. Le chiedo: c’è forse scritto da qualche parte che un nero non può votare a destra? L’Italia è o no un paese democratico? Sì, e quindi ho il diritto di appartenere all’area politica che voglio. E io sono Lega dal 1993, da quando era federalista. E ci credo ancora”. Una collocazione politica che ha certamente alle sue spalle la maturità di comprendere il malessere di un popolo, quello italiano, esasperato da politiche d’accoglienza dimostratesi poco efficaci; e che presuppone la consapevolezza del fatto che solo un’immigrazione controllata permette l’effettiva integrazione di chi entra regolarmente nella nostra nazione.

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