Effemeridi. I tanti amori di Sibilla Aleramo: da Dino Campana a Julius Evola

Sibilla Aleramo
Sibilla Aleramo

EFFEMERIDI – 13 Gennaio 1960. La poetessa Sibilla Aleramo muore a Roma.
Amori, amanti, tra i/le tanti/e: Giovanni Cena, Vincenzo Cardarelli, Giovanni Papini, Umberto Boccioni, Eleonora Duse, Julius Evola, Clemente Rebora, Basilio Cascella, Salvatore Quasimodo…
Quello più drammatico con il poeta di Marradi, Dino Campana, conosciuto nel 1916 sull’Appenino toscano, ammaliata dal poeta dei “Canti orfici”, gli scrive dieci lettere in tre giorni. Un’amore tormentato.
Sibilla Aleramo a Dino Campana (marzo 1917):
“Dino, ho una grande malinconia, un grande amore, una parola, non so quale, da dire”.
Con l’Italia in guerra, Dino finisce anche in carcere, incredibilmente sospettato di essere un tedesco o una spia (non aveva forse dedicato i “Canti orfici” a Guglielmo Secondo, Imperatore dei Germani nel 1915?).
L’11 settembre 1917 scrive un telegramma a Sibilla: “Arrestato a Novara vieni a vedermi”.
Sibilla, amica di un magistrato, riesce a farlo scarcerare.
Ma ormai siamo alla fine.
Campana ad Aleramo (17 gennaio 1918, dal Manicomio di San Salvi, Firenze):
“Cara, se credi che abbia sofferto abbastanza, sono pronto a darti quello che mi resta della mia vita. Vieni a vedermi, ti prego, tuo Dino”.
Ma la tanto amata non la rivedrà mai più.

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Amerino Griffini

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