Il caso. Se l’Alto Adige riscopre la sacralità della domenica

Bolzano
Achim Meurer

Il Consiglio provinciale di Bolzano si oppone, all’unanimità, al lavoro domenicale e festivo. Proprio tra i vicoli dove iniziano a snodarsi i brand dei colossi, infatti, il consigliere Andrea Pöder del movimento Bürger Union lancia la provocazione identitaria: “Diciamolo, un paio di mutande possiamo benissimo comprarlo il venerdì o il sabato: perché dobbiamo andare nei negozi di abbigliamento di domenica? Peché dobbiamo passare le giornate di festa nei centri commerciali?”.

La sfida, caldeggiata dal movimento Alleanza per la domenica libera dal lavoro, è stata accolta, un po’ a sorpresa, con il favore di tutto il consiglio e di gran parte della comunità. Con questo documento, che vede l’esecutivo provinciale già a lavoro (e punta a diventare normativa in questa legislatura), Pöder vuole difendere e “recuperare il rispetto per le festività religiose e per la famiglia: ci stiamo distruggendo”.

Nel trambusto pre-natalizio riaffiora l’atavico legame con la propria terra. E riscoprire le proprie radici si può, anche e soprattutto se svilite dai soffusi neon da mercanti.

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Francesco Petrocelli

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